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Un ragazzo di 17 anni è stato salvato grazie a un delicato intervento chirurgico mini invasivo, avvenuto al Santissima Annunziata di Taranto, resosi necessario in seguito a un improvviso aneurisma cerebrale.
Stando a quanto riferito dalla Asl di Taranto, il giovane in questione era sulla spiaggia con alcuni amici quando ha iniziato a lamentare di un fortissimo dolore alla nuca, motivo per il quale è subito stato trasportato verso il nosocomio più vicino, l’ospedale Giannuzzi di Manduria. Il personale medico, dopo aver visitato il paziente, ha subito diagnosticato l’emorragia cerebrale e ha provveduto a trasferire il ragazzo presso il Santissima Annunziata di Taranto. L’Angio-Tac effettuata ha specificato che si trattasse di un aneurisma cerebrale che rotto ha provocato un’abbondante emorragia.
Per bloccare la stessa, come ha sottolineato la Asl, è stato effettuato un intervento meno invasivo rispetto al classico intervento neurochirurgico di qualche anno fa, che ora consiste nell’embolizzazione.
Nello specifico questa pratica consente di raggiungere l’aneurisma dall’interno e neutralizzato per via endovascolare riempiendo la sua sacca con minuscoli filamenti di platino, evitando così di aprire la scatola cranica. Il tutto è reso possibile da una puntura dell’arteria femorale all’inguine, che consente al il neuroradiologo interventista di raggiungere l’aneurisma cerebrale navigando nelle arterie con cateteri di calibro progressivamente minore sotto la guida dei raggi X. Una volta riempita la sacca con le spirali, il sangue non può più entrare e l’aneurisma non può più risanguinare.
Gli esiti di questa operazione, oltre ad aver salvato la vita del 17enne, gli hanno consentito, sebbene sia ancora ricoverato in rianimazione, di essere estubato e di essere in grado di eseguire ordini semplici.
Questo intervento salvavita, in ambito medico conosciuto con il nome di intervento endovascolare di embolizzazione, è stato eseguito dai dottori Nicola Burdi, direttore facente funzioni di Neuroradiologia, coadiuvato da Delio Monaco, e da Umberto Vacalebre e Giordano Nardin di Anestesiologia e rianimazione.
A questa equipe si sono aggiunti anche il neurochirurgo Massimo Galasso e il suo staff, fornendo un ulteriore aiuto per il buon esito dell’operazione.
Data: 20 Ago 2019
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