Home » Notizie Puglia » News BAT »
Gustosi e friabili, i taralli pugliesi sono un’eccellenza regionale, il cui gusto e la cui bontà gli hanno permesso di essere esportati in tutto il mondo.
Il merito del loro sapore unico è sicuramente da ritrovare nella miscela degli ingredienti, così semplici ma al tempo stesso così delicati.
Scopri la ricetta su: Taralli pugliesi: la ricetta originale delle nonne
Sono proprio loro i protagonisti di una scoperta sensazionale che permetterà a questo prodotto di essere gustato ancora di più. Dei ricercatori dell’Università di Oxford, dopo aver assaggiato i taralli da alcuni amici pugliesi, ne sono rimasti così affascinati che hanno deciso di studiare con attenzione come venissero realizzati.
Dividendosi, giorno dopo giorno, tra cucina e laboratorio, il team diretto dal Dr. Fisher ha compiuto un’incredibile scoperta. Grazie alla particolare reazione chimica tra monossido di diidrogeno e del composto formato da azoto, ossigeno, argon e anidride carbonica, è stato possibile realizzare dei gustosi taralli che non si attaccano al palato.
I più tradizionalisti possono restare tranquilli: il gusto dell’iconico prodotto pugliese resta invariato: anche la loro nuova ricetta, infatti, assicura il loro sapore unico e inconfondibile.
L’unica cosa che cambierà, a partire da ora in poi, sarà il loro consumo: non saranno più necessari litri e litri d’acqua per riuscire a ripulire il nostro palato dopo averne mangiati un po’.
La soddisfazione di quanto individuato è stata poi espressa dal Dr. Fisher sulla sua pagina Facebook, sulla quale ha scritto un lungo post: “Innamorato da sempre dei taralli pugliesi, negli ultimi periodi avevo iniziato a evitare questo prodotto a causa della sua elevata consistenza. Noi inglesi non abbiamo mai sopportato il fatto che rimanessero attaccati al palato. Non riuscendo a rinunciarci, un po’ come accaduto per la pizza e gli spaghetti, ho deciso di coordinare un lavoro che permettesse di risolvere questo spiacevole problema. E finalmente, dopo giorni e giorni di laboratorio, l’incredibile scoperta: non resteranno più residui di taralli nelle nostre bocche”.
Il post, che in poche ore ha raggiunto centinaia di reazioni e condivisioni, è già diventato virale. Ora è caccia al brevetto inglese da parte delle aziende pugliesi che intendono aumentare i loro profitti. Quale sarà il prezzo del successo assicurato?
Aggiornamento del due aprile: trattandosi di un pesce d’aprile, potete stare tranquilli: i taralli continueranno a restare attaccati al palato!
Data: 1 Apr 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.