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“SvegliatItalia”, in Puglia sorge l’arcobaleno delle unioni civili

“SvegliatItalia”, in Puglia sorge l’arcobaleno delle unioni civili

L’Italia suona la sveglia, la Puglia risponde scuotendosi e scendendo in piazza. Nel weekend tanti centri della nostra regione, capeggiati dai capoluoghi (Bari, Brindisi e Lecce su tutte) hanno aderito alle manifestazioni promosse dalle associazioni per la difesa dei diritti degli omosessuali che in piazza hanno manifestato in favore dell’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili: l’epicentro pugliese è stato Bari, dove oltre 1000 persone hanno ballato sulle note di ‘We are family’. All’evento sono intervenuti anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Siamo qui – ha sottolineato Rosa Perrucci dell’Arcilesbica Mediterranea Bari- per far vedere che esistiamo e gridare che abbiamo bisogno dei nostri diritti”. La manifestazione ha avuto l’appoggio del governatore, a meno di una settimana dall’avvio della discussione del disegno di legge Cirinnà in Senato per il riconoscimento delle unioni civili e della stepchild adoption.

“Siamo l’unico paese europeo che non ha mai legiferato sull’unione civile: è arrivato quindi il momento anche per l’Italia” ha rilanciato il primo cittadino Decaro.”La Costituzione della Repubblica – ha detto Emiliano – definisce un modello di famiglia ma non esclude che, per principio di uguaglianza, altri modelli di unione tra le persone possano avere riconoscimento da parte della legge”.

Grandi adesioni anche a Taranto, Andria, Lecce, Castellana Grotte e San Severo

Mai un flash mob aveva raccolto tante adesioni a Brindisi, città in genere restìa quando si tratta di manifestazioni di piazza. Ma la battaglia per i diritti civili ha fatto il miracolo e piazza Vittoria si è riempita di almeno 200 persone raccogliendo l’invito di Arcigay Salento Terra di Oz e Arci Brindisi. Lo stesso è successo a Lecce, per la marcia in piazza organizzata in città da “Arcigay Salento La terra di Oz” e Agedo Lecce, cui hanno preso parte associazioni lgbtqi, studentesche, partiti politici, per i diritti civili e sindacati: testimonianze condivise col megafono con manifestanti e passanti, come accaduto anche a Taranto, Andria, Castellana Grotte, Foggia e San Severo. “Una giornata storica per questo Paese, una mobilitazione vastissima che si è nutrita del desiderio e dell’entusiasmo di tante e tanti che hanno a cuore il valore dell’uguaglianza”. Così Gabriele Piazzonì, segretario di Arcigay, commenta il risultato della manifestazione #Svegliatitalia che oggi ha riempito quasi cento piazze. Unica nota stonata di giornata, la comparsa di uno striscione a Corato, recitante “No alle adozioni gay”: forse una ragazzata, di certo un atto architettato da qualcuno o qualcuna che la faccia proprio non ce la vuole mettere.


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