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Fervono i preparativi per l’evento più dolce dell’anno, la Festa del Pasticciotto e dei Sapori Mediterranei, che il prossimo 28 luglio a Surano taglierà il traguardo delle dieci edizioni. Chi non si è mai lasciato accarezzare il palato da questa bontà tipica salentina dal cuore di crema e dal sapore così delicato da aver fatto il giro del mondo. Fiore all’occhiello della gastronomia locale, anche quest’anno il Pasticciotto leccese sarà il protagonista indiscusso di una serata che non solo vuole promuovere il territorio e i prodotti salentini, ma anche favorire l’integrazione sociale e offrire ai turisti l’occasione di assaporare le prelibatezze pugliesi.
L’Associazione dei Pasticceri Salentini produrrà in loco i pasticciotti che verranno distribuiti gratuitamente, mentre, attraverso le vie del piccolo centro storico, si potranno degustare le pietanze della tradizione locale e i prodotti di qualità realizzati dalle numerose aziende agricole del nostro territorio quali formaggi, salumi, grappe, conserve di ogni tipo, friselle, la famosa carne alla turca (piatto esclusivo suranese) e, naturalmente, ottimo vino e altri prodotti dell’area mediterranea. Inoltre, la comunità locale immigrata del marocco farà degustare il cous cous e dolci tipici del proprio paese di origine. Un’importante novità prevista per l’edizione 2017 sarà il “percorso del dolce salentino“: visitatori potranno gustare le eccellenze della pasticceria artigianale di casa nostra, come il fruttone, l’africano, il dolce da’ zita, la pitilla, la sibilla, e ancora pasticciotti per celiaci, vegani e intolleranti al lattosio. Il tutto avrà luogo in piazza Santi Martiri e nel centro storico di Surano, al ritmo incessante della pizzica con “Claudio Miggiano Ensemble” e a seguire lo storico gruppo “Canzoniere Grecanico Salentino”.
L’origine del Pasticciotto leccese risale probabilmente ai primi anni del XVIII secolo, quando nella pasticceria della famiglia Ascalone, a Galatina, il pasticcere, alle prese con un periodo di difficoltà della sua attività, intento a sperimentare nuove ricette per risollevare le sorti della sua bottega, si ritrovò con una quantità di crema pasticcera e di pasta frolla in avanzo insufficiente per realizzare un’intera torta. Per non gettarle via, ne ricavò una sorta di fagottino farcito che servì ad un passante. Il successo fu tale che l’uomo che lo assaggiò ne chiese degli altri da portare alla sua famiglia.