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La cucina tipica salentina incontra l’antico sapore della tradizione in uno degli eventi gastronomici più attesi in questa terra. Mercoledì 23 agosto, in piazza Margottini a Supersano, si rinnova l’appuntamento con la “Sagra ta friseddhra e tu pimmitoru scattarisciatu“, ormai giunta alla sua terza edizione, organizzata dall’associazione “Fuori dal comune”. L’evento, nato per promuovere due prodotti che rientrano a buon diritto nella storia di questa terra, offrirà l’opportunità di degustare la frisa e il pomodoro sia crudo usato a condimento, sia cucinato così come lo preparavano le nostre nonne: scattarisciatu, tutto in un unico e gustoso piatto per un’immersione nella tradizione. Insieme alle frise e i pomodori viene naturale celebrare l’olio, oro giallo del Salento, che verrà gustato crudo come condimento per le frise dei forni locali.
Come ogni festa popolare che si rispetti, la sagra sarà accompagnata dalla buona musica locale con il gruppo salentino dei Tamurria.
Nato a Felline di Alliste nel 2000, il gruppo ha subito alcuni cambiamenti nel tempo: ai due componenti, Alessandro Tuma (voce e percussioni) e Genni Casto (voce) , si sono aggiunti in ordine di tempo Alessio Caputo (violino, mandolino e chitarra), Alessio Fachechi (Fiati e voci), Antonio Palese(basso acustico). Solo nel 2008 la formazione ha trovato il suo assetto definitivo con Corrado Palese (percussioni), Alessandro Marra (chitarre) e Diego Palma (Fisarmonica) che sono andati a completare, sostanzialmente, il gruppo affiatato che vediamo oggi nelle piazze salentine.
Dopo aver conquistato l’affetto del pubblico con numerosi concerti in tutta la Puglia, i Tamurria hanno esordito sul mercato nel 2003 con il primo album “Terra te sule”, seguito dal secondo “Terra tu mare” nel 2007 da cui si estrae la canzone É pe lu mare e ancora Terra tu Ientu. Nel loro ricco repertorio, spiccano brani come “Kalinifta”, “Passai dellu Sciardinu”,”Lu Rusciu te lu mare” ,”Santu Paulu”,”Mamma la rondinella” e “L’acqua te la funtana”, entrate a pieno nella tradizione popolare salentina.