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Quello che nutriva nei confronti dell’uomo non era semplice ammirazione per la tonaca da prete. C’era del tenero, non corrisposto da un uomo che ha scelto la via del sacerdozio. Per questo una donna di 36 anni, residente nella provincia di Lecce, è stata accusata di stalking e ingiurie in Tribunale: sul suo capo pende una richiesta di misura restrittiva operata dal pm Maria Vallefuoco.
L’inizio della bizzarra storia, che rischia ora di avere strascichi legali, è datato negli ultimi mesi del 2014, quando tra la donna ed il prelato, durante le tante attività parrocchiali cui prendevano parte insieme, nasce una forte simpatia. Un’amicizia che, tuttavia, col passare dei mesi diventa morbosa, quasi “amore”. Almeno da parte della 36enne, che inizia a tartassare con messaggi e telefonate il parroco 42enne. I sentimenti della donna, tuttavia, non vengono mai ricambiati, sebbene lui si mostri geloso quando lei è in compagnia di altri amici. Lei, nel contempo, e inizia a tempestarlo di sms, telefonate, messaggi su Facebook e tentativi di seduzione: tutto inutile per la studentessa universitaria fuori corso, che vede rifiutate le proprie avances di natura sessuale. E’ allora che avrebbe ricoperto di ingiurie il sacerdote, per una storia ben nota nei paesini del Basso Salento.
Dopo mesi di indagini, la conclusione è maturata: il giudice per le indagini preliminari dovrà ora vagliare una perizia-disposta dal pm-dalla quale risulta che la donna soffre di un “disturbo compulsivo di tipo erotico”. Di qui la richiesta della misura di sicurezza, necessaria per permettere al parroco di recuperare serenità. Intanto, ieri mattina, ella assistita dal proprio avvocato Walter Gravante è stata ascoltata dal gip Carlo Cazzella. La donna ha raccontato una versione dei fatti totalmente differente da quella del sacerdote. L’avvocato della 36enne, ha inoltre fatto notare che un’eventuale interdizione risulterebbe ormai inutile, considerato che la donna non è più innamorata del prete.
Data: 9 Giu 2016
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