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L’impianto urbano di Spinazzola è caratterizzato da tortuose e strette vie. Di origine medievale, presenta un’edilizia contadina di tipo spontaneo. La stradina più stretta misura circa 70 centimetri di larghezza e le case appaiono addossate le une alle altre con caratteristici archi di collegamento tra una palazzina ed un’altra.
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Spinazzola può vantare una testimonianza storica molto importante. Il primo documento che attesti una donazione all’ordine dei Templari nel regno di Sicilia fa riferimento ad un ospedale per i pellegrini donato nel 1137 da Accardo, signore normanno di Lecce, prorpio nel centro del paese. Questo fu anche il primo ospedale pugliese.
La Chiesa Madre è dedicata a San Pietro Apostolo, costruita nel 1300, ha subito, come spesso capitava, numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. L’interno è suddiviso in tre navate e vi è un’opera del Guarino: la Madonna del Popolo. Una lapide ricorda una data importante per la città: il 16 marzo 1615, il giorno in cui fu battezzato in quella stessa cattedrale Antonio Pignatelli, che sarà di lì a poco Papa Innocenzo XII.
Nelle vicinanze della Chiesa Madre si trovano i ruderi del castello, di origini normanne, diede i natali a Papa Innocenzo XII. Abbandonato per numerosi anni venne abbattuto negli anni 30 del secolo scorso.
In via Cairoli si trova la pinacoteca comunale “Gennaro Trisorio Liuzzi”; al suo interno sono esposte opere pittoriche del cinquecento e dell’ottocento.
Fuori dal centro abitato, su di un altura si trova la rocca del Garagnone. Importantissimo castello durante il periodo normanno degli Altavilla. Della costruzione originale restano solo le rovine visto che è andato distrutto nel 1731 durante un violento terremoto.
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Un altro imperdibile luogo nei dintorni di Spinazzola è la Cava di Bauxite, affascinante nei colori e nella sua origine.
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A 10 km dalla cava di Bauxite è presente un’opera di grande ingegno umano di meravigliosa bellezza: il ponte dei 21 archi. Nato nel 1889-1891 per consentire ai binari di unire Gioia del Colle a Rocchetta Sant’Antonio, questo viadotto è stato poi abbandonato nel 2011, trasformandosi in un luogo solitario e abbandonato ma non per questo meno affascinante.
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Un evento consigliato è la festa del patrono, a fine gennaio si festeggia San Sebastiano. La città si illumina di falò e ovunque si sentono suonare campanacci per rievocare lo scampato pericolo dell’invasione saracena. Leggenda vuole che il Santo si travestì da pastore ed indicò una strada sbagliata di accesso al paese agli invasori Saraceni, diede poi fuoco a mucchi di sterpaglie per nascondere dietro una cortina di fumo il paese.
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Una tabella riepilogativa dei principali luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico.
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Ecco come raggiungere Spinazzola comodamente con i principali mezzi di trasporto disponibili.