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Rientra sicuramente tra le manifestazioni culturali e religiose più importanti e rappresentative della città di Spinazzola che, ogni anno, permette ai migliaia di spettatori provenienti da tutta la provincia di rivivere i momenti salienti della Passione di Cristo, attraverso una rappresentazione messa in scena con attori del luogo.
Ha ufficialmente preso il via il percorso di preparazione spirituale alla XX edizione della “Passione Vivente”, in programma il prossimo 8 aprile nella città che diede i natali a Papa Innocenzo XII.
Godendo del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia BAT e del Comune di Spinazzola, la manifestazione è curata dal Gruppo Passione Vivente che, con grande maestria e attenzione, ricostruisce nelle vie e nelle piazze del paese, a grandezza naturale, i luoghi della Gerusalemme antica e in questi scenari si muovono centinaia di figuranti in costume d’epoca.
Sono circa 150, tra protagonisti e comparse, i figuranti che andranno a ricreare il percorso verso la crocifissione di Gesù, il momento in cui Dio compie un atto d’amore verso l’uomo per garantire la salvezza all’umanità intera, trasmettendo agli spettatori l’illusione di un salto indietro nel tempo di oltre duemila anni.
È un evento che coinvolge tutta la città, nato per diffondere il messaggio della Passione di Gesù in pieno stile francescano, diventato negli anni un fiore all’occhiello del paese.
«A vent’anni dalla sua prima figurazione a Spinazzola – esorta Don Michele Lombardi – voglio rinnovare non solo l’entusiasmo ma anche l’invito a tutta la comunità spinazzolese, a sentirsi sempre più coinvolti e partecipi. Non è solo una rappresentazione, ma in essa confluiscono tante dinamiche: c’è l’aspetto culturale, l’aspetto storico, come c’è l’aspetto religioso e spirituale che è quello più importante e più incisivo. Sono forme che la tradizione ci consegna e ci consiglia, anche per un altro stile di evangelizzazione e per raggiungere anche i più lontani».
L’appuntamento è fissato alle 17.30 di sabato 8 aprile, con partenza da Vico D’Urso.
