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I sospiri pugliesi, prodotti in diverse località della regione, assumono svariati appellativi in base a variazioni geografiche che influiscono nella ricetta, modificandola leggermente.
Sono infatti anche detti Baci di dama o Dolce della sposa, e una loro variante è nota come Tette delle monache: le prime due espressioni fanno riferimento ai sospiri di Bisceglie ricoperti di glassa zuccherata e tradizionalmente ripieni di crema; la seconda espressione, invece, indica la versione altamurana senza copertura glassata e con zucchero a velo sulla superficie.
In ogni caso, nelle diverse nomenclature che assumono, ci fanno comunque pensare a qualcosa dal gusto soffice, golosissimo e irresistibile. Aggiungiamoci pure un po’ di romanticismo, dato che salta all’occhio il fatto che scegliendo uno qualsiasi di questi nomi ci sembra di parlare di dolcetti dell’amore!
La forma sensuale e il modo in cui si presentano agli occhi dei golosi giustifica ulteriormente la scelta dei nomi su elencati: i lineamenti dei sospiri dolci pugliesi ricordano le sinuosità del seno femminile, e sono composti da un doppio strato di pasta e uno intermedio di crema, il tutto glassato con zucchero fondente bianco. Il tocco finale si dà con una ciliegina centrale posta sulla parte superiore del dolce.
Vediamo ora cosa serve per preparare questa delizia!
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