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SkyScanner, Trani e Cisternino nella top 10 dei borghi d’Italia

SkyScanner, Trani e Cisternino nella top 10 dei borghi d’Italia

Due perle pugliesi tra i più belli selezionati dal celebre motore di di ricerca

C’è tanta Puglia tra le 10 perle italiane che aderiscono a CittaSlow, una rete di comuni con meno di 50.000 abitanti e che non siano capoluogo di provincia fondata nel 1999, selezionate dal portale SkyScanner, motore di ricerca che fa da riferimento per milioni di viaggiatori al mondo: nella classifica, stilata in merito a qualità della vita, rispetto della natura, bellezza e serenità, ci sono Trani e Cisternino. La perla dell’Adriatico, che in verità condividerebbe con Barletta e Andria la palma della Sesta Provincia pugliese, è definita come un “posto magico, con il suo castello affacciato sul mare, le chiese antiche, i palazzi nobiliari, il quartiere ebraico e un litorale bellissimo, che alterna ciottoli a sabbia. Una città d’arte a pieno titolo: concedetevi una passeggiata durante il tardo pomeriggio per vedere la bellissima Cattedrale romanica in pietra che, al tramonto, si tinge di rosa”. Il suggerimento? “Degustare uno degli ottimi vini pugliesi per un aperitivo sul mare”.

Dalla terra di Federico II alla provincia di Brindisi. Stando a SkyScanner, Cisternino è “un centro storico di casette bianche strette come in un abbraccio, dall’architettura tipica e antichissima. Tutt’intorno ulivi e trulli delle Valle d’Itria e, poco lontano, il mare, a perdita d’occhio. Cisternino, in provincia di Brindisi, è un piccolo sogno ad ogni aperti, un posto in cui il tempo sembra essere sospeso a mezz’aria tra realtà e fantasia. Non perdete la Chiesa Madre di San Nicola, in centro, da cercare tra le stradine aggrovigliate, e assaggiate ogni ricetta di questa terra: la Puglia non delude mai!”. Le altre località selezionate da Skyscanner sono Orvieto, Amalfi, Positano, Termoli, Chiavenna, Sperlonga, Todi e Anghiari. La rete è stata fondata a Orvieto nel 1999 e, attraverso iniziative varie, promuove una filosofia di vita che intende riscoprire ritmi più lenti, più attenti alla natura e all’ambiente e legati inscindibilmente all’esaltazione delle tradizioni culturali e gastronomiche del territorio, anche attraverso la rete di Slow Food.


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