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Lo stemma della città di Taranto rappresenta un uomo a cavallo di un delfino che impugna nella mano sinistra un tridente, noto come simbolo di Nettuno, e nella mano destra un panneggio svolazzante. Simbolo e pregio di tutti i tarantini, la scelta di essere rappresentati da Taras in sella ad uno dei mammiferi più apprezzati, ha delle origini ben precise che risalgono alla fondazione della Città dei Due Mari.
Le prime notizie documentate sulla città pugliese risalgono ai racconti degli storici Eforo e Strabone: entrambi hanno da sempre attribuito la nascita della città ai Partini, ovvero gli abitanti Greci che non avevano alcun diritto nella propria Patria.
In particolare, l’attribuzione della nascita di Tarano è stata affidata a Falanto, il primo fondatore della città. La leggenda narra che questi fu trasportato sulle coste cittadine da un delfino. La storia, già di per sé sensazionale, richiamò alla memoria dell’uomo un avvenimento simile, avvenuto in età predorica da parte di un certo Taras.
Il nome Taranto, infatti, deriva proprio dalla fusione dei nomi dei due.
La storia di Taras e Falanto si intreccia indissolubilmente anche ad un altro avvenimento, riguardante il citarista Arione, il quale suonava e cantava per il tiranno di Corinto, Periandro.
Il musicista, dopo aver deciso di accrescere la sua fama, abbandonò Corinto e restò per un periodo nella città di Taranto, luogo nel quale riuscì a fare fortuna. Durante il viaggio di ritorno verso la città greca, però, fu vittima di un complotto da parte del suo equipaggio che, dopo avergli fatto cantare l’ultima canzone, fu buttato in alto mare. La salvezza di Arione fu resa possibile grazie ad un gruppo di delfini, che ammaliati dalla sua lode, prestarono soccorso al povero sventurato.
Il delfino, dunque, è l’animale che lega le storie di Taras, Falanto e Arione. Nell’antica Grecia, tra l’altro, questo simpatico mammifero era rappresentato come la manifestazione della volontà di Apollo, il dio degli oracoli nonché protettore dei naviganti.
La posizione strategica della città, necessitava quindi di un’origine divina che rendesse omaggio e onore alla tradizione di Taranto: l’alta importanza dei cetacei e le storie ad essi intrecciati, era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.
Il sodalizio tra i delfini e la città pugliese, d’altronde, continua a persistere dopo millenni: questi animali impreziosiscono quotidianamente le acque cristalline del luogo nuotando a fianco delle navi e delle imbarcazioni.
Il Golfo di Taranto, infatti, è anche conosciuto, oltre che per la sua straordinaria bellezza, anche come dimora dei delfini, che vengono sempre tutelati e rispettati dal luogo.
Data: 29 Dic 2021
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