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L’estro dell’artista e la passione del grande critico d’arte si fondono sul palco, in un connubio unico capace di affascinare chiunque. È il Caravaggio, il nuovo racconto-spettacolo di Vittorio Sgarbi, per la regia di Angelo Generali, in programma sabato 18 febbraio al Teatro Palazzo di Bari.
Accompagnato dal violino di Valentino Corvino e dalla proiezione dei capolavori dell’artista, Sgarbi conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta della tormentata vita e della pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi, noto sotto il nome di «Caravaggio», pittore lombardo vissuto tra il Cinquecento e il Seicento.
In una scenografia scarna, che vuole attrarre l’attenzione e lo sguardo sulle opere (riprodotte su tre riquadri di diverso formato), Sgarbi incanta e avvince gli spettatori, rivelando loro come Caravaggio imbevesse i soggetti dei propri quadri delle quotidiane debolezze.
Autentico eroe post-moderno, artista maledetto. Il celebre pittore milanese si conferma un innovatore di fondamentale importanza nella pittura di tutti i tempi.
«Caravaggio è doppiamente contemporaneo» dichiara Sgarbi. «È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento».
Per accentuare la modernità del Merisi, Sgarbi suggerisce anche un parallelo con Pier Paolo Pasolini, accostando i suoi «Ragazzi di vita» ai volti comuni ritratti nelle tele del pittore quattrocento anni prima, e svelando analogie tra i due artisti, simili persino nella morte, l’uno assassino e l’altro assassinato.
Caravaggio e Pasolini, a uno il realismo, all’altro il neo-realismo. In mezzo, trecento anni di Storia e di storie che hanno plasmato il mondo che appare oggi ai nostri occhi.
«Tra tutti gli artisti del passato, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio.»
Bari
Teatro Palazzo
Corso Sonnino, 142/D
Sipario ore 21:00
ingresso a pagamento
Info e prenotazioni: 0809753364 – 3661916284