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Pietramontecorvino nasconde nel suo piccolo territorio un’affascinante storia che necessita di essere conosciuta. Questo borgo della Daunia, infatti, è particolarmente conosciuto per la presenza della Sedia del Diavolo.
Quello che potrebbe far pensare a un’affascinante sedia della tortura, utilizzata magari in passato, non è altro che un vecchio rudere, appartenente alla vecchia torre quadrangolare presente nell’antica città medievale di Montecorvino. Il suo nome strano ma al tempo stesso pauroso deriva proprio dalla sua forma, che ricorda appunto quella di un sedile.
Questo rudere, che si erge solitario sulla collina, è l’unica testimonianza dell’antica città di Montecorvino, sorta intorno all’anno Mille.
La Sedia del Diavolo domina quindi il sito archeologico di Montecorvino, luogo in cui sono stati anche trovati i resti della cattedrale un tempo dimora di Sant’Alberto.
L’unico reperto dell’antico splendore di Montecorvino, quindi, si erge con una tecnica muraria a doppio parametro, la cui costruzione di 24 metri la fa poggiare su una base quadrangolare di 120 metri quadrati.
Questi unici due ritrovamenti sono gli unici che riassumono l’antico splendore della città medievali, dalle cui ceneri è nata Motta Montecorvino, piccolo centro del Subappennino Dauno che dista poco più di 40 km dalla città di Foggia.
La torre nota con il nome di Sedia del Diavolo, quindi, ricorda nel suo assordante silenzio gli antichi ruderi della città di Montecorvino, che è stata distrutta nel 1137.
Nel Medioevo, questa meraviglia architettonica si erigeva fiera sulla sua cittadina fortificata per permettere di scorgere l’arrivo dei nemici. Nonostante ciò, però, Ruggero d’Altavilla riuscì ad avere la meglio rendendo tutto in macerie.
Oggi, invece, questo rudere rappresenta ciò che resta dei fasti del tempo: un trono che predomina sul verde della Daunia e che affascina giornalmente i curiosi e i fedeli del culto di Sant’Alberto.
Per visitare la Sedia del Diavolo bisognerà imboccare dalla Strada Statale 17, in direzione Campobasso, l’uscita per Motta Montecorvino.
Sarà possibile scorgere la torre dopo qualche metro sulla destra, sulla strada di terra battuta.
Foto di: Scavi Archeologici di Montecorvino
Data: 26 Giu 2019
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Purtroppo è troppo poco pubblicizzata insieme al bellissimo paese.