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“Se la bici è una persona”: Bisceglie in piazza per la sicurezza dei ciclisti

“Se la bici è una persona”: Bisceglie in piazza per la sicurezza dei ciclisti

Tutti in sella, per chiedere maggiore sicurezza e attenzione a chi viaggia su due ruote, sull’eco dell’ultimo incidente stradale che ha visto gravemente ferito un 36enne, investito da un’auto in Carrara San Francesco, zona scarsamente illuminata della città. Domenica Bisceglie è scesa in piazza per il flash mob “Se la bici è una persona”, svoltosi in via Aldo Moro, dove i partecipanti hanno dato forma ad una bicicletta umana. A promuovere l’evento le associazioni biscegliesi Biciliae, OpenSource,Cicloamatori Avis, Mente interattiva, Pòlisportiva Gaetano Cavallaro, scuola di ciclismo ASD Ludobike racing team. Le associazioni hanno consegnato all’amministrazione comunale, rappresentata da Spina e dal vice-sindaco Fata e al senatore Amoruso un documento, nel quale è inclusa la richiesta di avviare un percorso sinergico, insieme all’amministrazione comunale, polizia municipale e cittadini per sviluppare e attuare tematiche e piani relativi a mobilità sostenibile e sicurezza stradale.

I partecipanti hanno composto una bicicletta “umana” per chiedere maggior attenzione per chi viaggia su due ruote

“Noi abbiamo anche deciso di coinvolgere l’amministrazione comunale in un percorso condiviso di mobilità sostenibile e sicurezza stradale affinché gli incidenti possano non verificarsi più-ha spiegato l’organizzatrice dell’evento Marzia Papagna – “E’ vero che il comune di Bisceglie si è già mosso su questi temi ma è pur vero che se certe cose continuano ad accadere qualcosa non funziona. L’illuminazione è scarsa in alcuni punti e le piste ciclabili non sono sempre pienamente fruibili. Perché non impegnarsi per rendere Bisceglie una città più vivibile ed a passo d’uomo? Non pensiamo solo ai ciclisti ma anche ai pedoni ed alle mamme con il passeggino ed ai disabili”.

Le associazioni hanno chiesto alle istituzioni di impegnarsi nell’estensione del limite di velocità di 30 km/h in altre aree critiche della città, dell’istituzione di bicibus e piedibus per l’entrata e l’uscita dalle scuole, la riqualificazione e puntuale manutenzione delle piste ciclabili ed un aumento dei controlli e dei regimi sanzionatori. E a chi faceva notare che talvolta sono gli stessi ciclisti a essere poco rispettosi del codice, stesse associazioni si sono dette pronte ad impegnarsi per sensibilizzare i propri soci ed i cittadini al rispetto delle norme stradali come ciclisti, per promuovere iniziative volte alla diffusione dell’educazione ambientale e della mobilità sostenibile e per monitorare le azioni intraprese dall’amministrazione comunale e dalla Polizia Municipale.


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