Ricetta: Scapece gallipolina
Secondi piatti pugliesi

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La scapece gallipolina: piatto di mare tipico salentino

Scapece gallipolina

Indice [ ]

  1. Presentazione della ricetta
  2. Caratteristiche della ricetta
  3. Ingredienti della ricetta
  4. Spiegazione della ricetta
  5. Commenti
  6. Altre ricette tipiche
presentazione ricetta

Presentazione

La scapece gallipolina è un piatto tipico della cucina della città di Gallipoli (LE) con origini antichissime che risalgono al periodo in cui Gallipoli, città marinara, era costretta a subire gli assedi da parte delle potenze mediterranee. Per scongiurare la fame era necessario rifornirsi di cibo da conservare per molto tempo e il pesce, abbondante nei mari intorno alla città, si prestava a questo uso, soprattutto se cotto in questo modo: l’ingrediente principale della scapece è il pesce (pupilli, opette, femminelle, argentini, masculari e tremule) di piccole dimensioni (2-10 cm) che viene fritto e fatto marinare tra strati di mollica di pane imbevuta con aceto e zafferano all’interno di tinozze di legno di castagno chiamate in dialetto gallipolino “calette”.

Lo zafferano conferisce a questo piatto il colore giallo che lo rende caratteristico.

Oggi la scapece viene servita come specialità gastronomica nei ristoranti o nei chioschetti ambulanti soprattutto d’estate, ed è un prodotto tipico delle feste patronali nel Salento.

È possibile prepararlo anche a casa servendosi della ricetta seguente.

Scapece gallipolina
Porzioni
4 persone
Difficoltà
media
Costo
medio
Calorie (per porz.)
981 calorie
Grassi (per porz.)
29 grammi
Preparazione
1 ora
Cottura
30 minuti
Tempo totale
1 ora e 30 minuti
ingredienti ricetta

Ingredienti per la ricetta

  • 800 gr di pesce di varie qualità e piccole dimensioni (boghe dette "ope", zerri detti "pupiddhri" o altro)
  • olio per friggere (1 litro)
  • farina q.b.
  • aceto (1 litro)
  • zafferano (3 bustine)
  • mollica di pane della pagnotta casereccia da 1 kg
  • sale q.b.
preparazione ricetta

Preparazione Scapece gallipolina


Nella scapece gallipolina il pesce non viene pulito prima di essere fritto a causa della quantità e della dimensione ridotta delle specie di pesci utilizzati. Mantenere la lisca del pesce potrebbe sembrare strano ma questa viene ammorbidita e resa commestibile con la marinatura in aceto.

Infarinare i pesci interi, riscaldare l’olio in una padella larga ed immergerli per la frittura; scolare non appena avranno raggiunto la doratura e porre sulla carta assorbente ad asciugare; salare e lasciare a raffreddare.

Prendere una terrina, versare l’aceto, mescolare e sciogliere lo zafferano all’interno.
Porre la mollica in un altro contenitore e ricoprirla completamente con l’aceto aromatizzato allo zafferano; lasciare insaporire per qualche minuto.

Prendere un contenitore alto e cominciare a riempirlo con un primo strato di mollica imbevuta nell’aceto allo zafferano; continuare con uno strato sottile di pesce fritto e poi ancora di mollica, alternando fino ad esaurire gli ingredienti; concludere con un ultimo strato che deve essere di mollica di pane, ricoprire con la pellicola trasparente e lasciare a marinare per 24 ore in frigorifero.


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