Foggia: Processione delle Fracchie
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San Marco in Lamis, si rinnova il rito della Processione delle Fracchie

Processione delle Fracchie
Evento
Processione delle Fracchie
Località
Foggia (FG)
Data/periodo
14 apr 2017

Ogni anno, nella notte del Venerdì Santo, San Marco in Lamis viene illuminata da centinaia di fiaccole che bruciano per commemorare uno dei riti più suggestivi in Italia legati alla Pasqua.

Anche quest’anno si rinnova il tradizionale appuntamento con la Processione delle Fracchie, delle enormi torce realizzate con tronchi di albero riempiti di legna e sostenute da ruote di ferro, che verranno incendiate per illuminare il cammino della Madonna Addolorata alla ricerca del figlio Gesù, per le vie del paese.

E’ un momento intenso carico di dolore e di fede. Le strade stesse di San Marco in Lamis pare che brucino di mille fuochi.

Secondo la tradizione, le origini del rito risalgono ai primi anni del XVIII secolo, quando fu edificata la chiesa dell’Addolorata, lontano dal centro abitato. Per questa ragione, gli abitanti pensarono bene di illuminare con le “fracchie” la strada che la Madonna percorreva dalla sua chiesa fino alla Collegiata, dove era custodito il corpo del Cristo.

In tutti questi anni, il rito ha subito diverse vicissitudini e cambiamenti: fino al XIX secolo, la processione della visita dei Sepolcri vedeva coinvolte tutte le confraternite, sottoposte al pagamento di un carlino al Capitolo per poter portare a mano le “fracchie” accese. Solo nel 1925 fu costruita la prima grande “fracchia” montata su ruote.

Durante il periodo fascista, la sezione dell’Opera Nazionale Dopolavoro cercò di  promuovere  e  organizzare le “fracchie” concedendo dei  premi mentre, negli anni successivi, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco si impegnò a fornire la legna necessaria per la costruzione delle fiaccole.

L’evento richiama ogni anno l’attenzione di migliaia di turisti, studiosi, troupe televisive e pellegrini da tutto il mondo, affascinati dalla spettacolarità e dal profondo misticismo religioso che suscita.

Oltre tutto, in virtù di queste particolari tecniche di illuminazioni, lo stato italiano ha proposto all’UNESCO di inserire la tradizione popolare delle “fracchie” nella lista dei Beni immateriali dell’Umanità.

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