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Proseguirà fino al 30 giugno, presso la galleria d’arte contemporanea Rossoquarantuno, in via delle Crociate 41, a Trani, la mostra “Novale“, personale di Giuseppe Salvatori il cui catalogo è stato curato da Angela Palmiotto con un testo di Piero Boccuzzi. «Questa è la mostra di Pietro, non la mia-tiene a precisare l’autore-Una mostra che è stata realizzata in due anni, due anni in cui Pietro ha scelto cosa esporre, pezzo per pezzo. Ha costruito un’immagine di me attraverso le sue scelte. In genere, sono gli artisti che decidono invece con Pietro è stato bellissimo perché si è conquistato tutta la mostra meticolosamente, venendo e portando con se ciò che gli piaceva. Lui arrivava sempre preparatissimo. Una mostra che mi somiglia ma per cui non ho faticato. Mi piace. E come assistere ad una mostra, solo che la mostra è la mia». Salvatori equipara il proprio sentire pittorico alla poesia, alla forma compiuta e sintetica per eccellenza, quella più rivoluzionaria e dirompente generata dall’intelletto e, seguendo la lezione crociana, che nega ogni abbandono alla casualità e all’irrazionalità, vive la propria attività intellettuale come impegno quotidiano.
L’autore- Esponente di rilievo della scuola romana e fautore del ritorno alla figurazione, Salvatori è nato a Roma il 28 novembre del 1955. Esordisce giovanissimo nel 1978: la sua prima mostra personale, titolata Bugiarda, è ospitata negli spazi di Sant’Agata de’ Goti; nel 1980 partecipa a Italiana: la nuova immagine alla Pinacoteca Comunale a Ravenna curata da Achille Bonito Oliva e a Dieci anni dopo: i nuovi nuovi alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna invitato da Renato Barilli. È impegnato con la Rivista Viva, rivista mensile nata grazie all’incontro di grande personalità: Nicola Bultrini (poeta e critico letterario), Claudio Damiani (poeta), Stas’ Gawronski (autore in Rai di CultBook), Giuseppe Salvatori (pittore) attraverso la presentazione di opere (letterarie, figurative, musicali ecc.) e autori “in carne e ossa”. Una rivista che si fa e realizza in “mezzo alla gente”. Viva nasce con l’intento di presentare, nella confusione mediatica del mondo contemporaneo, opere d’arte nuove e originali, sia nell’ambito delle arti figurative che letterarie, generando incontri e scambi.
Salvatori equipara il proprio sentire pittorico alla poesia, alla forma compiuta e sintetica per eccellenza, quella più rivoluzionaria e dirompente generata dall’intelletto e, seguendo la lezione crociana, che nega ogni abbandono alla casualità e all’irrazionalità, vive la propria attività intellettuale come impegno quotidiano, convinto che essa possa partecipare al movimento più integrale e trasversale della storia, della storia dello spirito umano
Tra il 1987 e il 1988 sperimenta la tecnica della tempera realizzando opere di più ampie dimensioni, come quelle presentate alla Biennale di Venezia nel 1990. La sua ricerca procede verso una sintesi formale tra figura ed astrazione, elemento distintivo ben visibile in tutto il suo lavoro a venire: la realtà non è ripresa tout-court, ma riconosciuta e investita di nuovi significati attraverso una elaborazione che considera, tra l’altro, anche la sfera emotiva e personale. Negli ultimi anni l’artista, privilegiando soggetti di più ampio respiro letterario e poetico, ha indirizzato la proprio interesse verso territori inesplorati e suggestivi; ad oggi la sua poetica, in continua evoluzione, incontra sempre nuove suggestioni. Fin dagli anni ottanta ha esposto in musei prestigiosi e le sue opere fanno parte di importanti collezioni istituzionali e private. Tra le sue mostre più recenti ricordiamo: Bestie allestita alla Temple Gallery a Roma nel 2006; Diomira presso la Galleria Marchetti nel 2006; Ultime lettere di Jacopo Ortis alla galleria De Crescenzo & Viesti; Angelo con intorno contadini alla Casa delle Letterature a Roma nel 2008; Cuori alle Scuderie Aldobrandini di Frascati nel 2009; Settimo Cielo alla Galleria Nuova Pesa a Roma nel 2011; Libro Mago presso la Galleria De Crescenzo & Viesti nel 2013; Il dormitorio delle operaie allestita nel 2014 presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, Sala della Crociera a Roma e quella inaugurata il 19 Aprile del 2016 dal titolo I Ritorni, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, presso la Casina delle Civette di Villa Torlonia, sede dell’Archivio della Scuola Romana.
Sull’opera di Giuseppe Salvatori, tra gli altri, hanno scritto: Renato Barilli, Paolo Aita, Achille Bonito Oliva, Arnaldo Colasanti, Flavio Caroli, Vittorio Sgarbi, Alice Rubbini, Lorenzo Canova, Fulvio Abbate, Francesco Moschini, Ludovico Pratesi, Bruno Corà, Simonetta Lux, Claudio Strinati, Salvo, Italo Mussa, Vittorio Magrelli, Laura Cherubini, Paolo Levi, Tommaso Trini, Enzo Siciliano.
La mostra sarà visitabile dal 7 maggio al 30 giugno 2016
Orari: da Lunedì a Domenica h. 10.00/13.00 – 17.30/21.00
Data: 16 Mag 2016
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