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Un grande stand nel Padiglione 3, che raccoglie le più prestigiose presenze istituzionali, con uno spazio espositivo ideato per far entrare il visitatore in un percorso fiabesco, fino alla condivisione delle esperienze audiovisive in un’atmosfera “ricca di emozioni”. La Puglia recita il ruolo della regione ospite nell’edizione 2016 del Salone Internazionale del Libro, tradizionale appuntamento con la cultura che si ripete come ogni anno in quel di Torino, con appuntamento dal 12 al 16 maggio. Sono 37 gli editori pugliesi, con una predominanza dell’area barese e salentina, che esporranno le loro produzioni durante gli oltre 80 appuntamenti in programma nello spazio dello stand: sono invece tre gli appuntamenti inseriti nel programma del Salone, fra cui trainante quello sui testi di Aldo Moro, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita in Puglia.
La maggior parte dell’area espositiva dello stand Puglia al Salone è destinata all’ospitalità dei piccoli e medi editori pugliesi, quest’anno un dieci per cento in più rispetto allo scorso anno. Per la maggior parte sono sul campo da oltre 15 anni. Alcune case editrici sono evoluzioni di tipografie e pertanto conservano l’intera filiera produttiva, senza trascurare la promozione del prodotto finale. Non mancano le new entry con un cambio generazionale che le rende più attente all’innovazione, digitale e e-book, con un occhio particolare al mercato dell’infanzia. Tutte sempre più guardano ai mercati esteri.
“E’ per noi – commenta l’assessore regionale all’Industria culturale e turistica, Loredana Capone – un onore, ma anche un riconoscimento essere presenti al Salone come ‘regione ospite’. In questo momento la Puglia offre alcune eccellenze della narrazione italiana con autori come Marcello Introna, Nicola La Gioia (Premio Strega), Gianrico Carofiglio con il suo ultimo best seller, grandi case editrici come la Laterza ma anche piccole e medie case editrici che mostrano tutta la loro effervescenza. E poi la grande cultura popolare, dalla Taranta ai Negramaro fino a Checco Zalone. Una produzione letteraria e culturale che mescola quantità e qualità e incontra tutti gli strati di pubblico del Salone del libro, che non è solo intellettuale né solo popolare”.
Data: 26 Apr 2016
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