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Un abbraccio tra due rospi è un gesto tanto semplice quanto ricco di significati nascosti. I due anfibi, infatti, sono tornati ai chiari d’acqua della Riserva Naturale di Torre Guaceto quasi per annunciare che l’inverno cederà il passo alla buona stagione.
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Considerato un vero e proprio richiamo d’amore, l’abbraccio tra i due rospi Bufo bufo è avvenuto nell’ambiente protetto dalle canne della palude della riserva, all’interno della quale questi animali intonano i cori che dal crepuscolo fino all’alba, andranno avanti per tutto il periodo degli accoppiamenti, fino all’arrivo dei primi caldi.
Come spiegato sul sito della riserva, in questi giorni i rospi che convergono nel sito di riproduzione sono centinaia. Tra loro, inoltre, è facile distinguere le femmine dai maschi in quanto le prime sono più grandi. Dopo aver percorso delle marce faticose, i rospi scelgono le compagna e si accoppiano. La loro unione, dunque, consiste proprio nello restare abbracciati sul fondo dello stagno, dal quale, di tanto in tanto, riemergono, sempre abbracciati, giusto per prendere aria per poi tornare in acqua.
A questo punto, poco prima di lasciare l’ambiente paludoso per tornare in quello terricolo, la femmina depone migliaia di uova, aggregate tra loro in lunghi cordoni gelatinosi, dai quali, in pochi giorni, nasceranno i girini che metamorfoseranno in piccoli rospi che si allontaneranno a loro volta dallo stagno.
Gli scatti del personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto mostrano come il maschio scelga la femmina e di come questa se ne allontani subito dopo l’accoppiamento.
Animale tanto comune ma poco conosciuto, il rospo è una specie molto importante utile all’uomo in quanto si nutre di insetti e invertebrati dannosi per le colture agricole.
La loro comparsa all’interno della Riserva di Torre Guaceto indica una sola cosa: la primavera è ormai arrivata.
Data: 2 Mar 2020
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