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Rosoni di Puglia patrimonio dell’UNESCO, arriva il progetto

“Sono 33 i rosoni interessati.”
Rosoni di Puglia patrimonio dell’UNESCO, arriva il progetto

All’ombra della maestosa Cattedrale di Bari, lo scorso 21 giugno, è stato presentato il progetto e l’avvio della formazione del relativo Comitato Scientifico de “I Rosoni di Puglia”: il percorso di sensibilizzazione – promosso dalla Compagnia degli Exsultanti – per strutturare iter e dossier di richiesta per il riconoscimento de “I Rosoni di Puglia” quale Patrimonio Mondiale UNESCO.

“Vorremmo che la meraviglia torni ad accendere lo stupore, attraverso un canto quanto più possibile “corale” – ha esordito Antonio V. Gelormini, presidente della Compagnia degli Exsultanti – consapevoli che il progetto è bello e coinvolgente. Sarà un lavoro dai tempi lunghi e dai contributi plurali, che vedrà protagonista un ventaglio largo di soggetti istituzionali, e sarà arricchito – nonché animato – dai contributi di associazioni culturali e singole persone, e che partirà con la costituzione di un Comitato Scientifico: motore propulsore per l’articolata e qualificata produzione di materiale di studio, necessaria e propedeutica alla richiesta che interesserà ben 33 rosoni pugliesi“.

Attraverso una nota diffusa, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha testimoniato soddisfazione ed entusiasmo per l’iniziativa: “Pensare che i Rosoni di Puglia possano essere riconosciuti Patrimonio Mondiale UNESCO è una cosa di una bellezza entusiasmante – ha dichiarato Emiliano – un patrimonio identitario pugliese unico nel suo genere, che trova il modo di essere ulteriormente valorizzato e promosso“.

Quali sono i 33 rosoni

“L’iniziativa della Compagnia degli Exsultanti e del suo presidente, Antonio Gelormini – ha sottolineato – punta su ben 33 Rosoni pugliesi e sul coinvolgimento delle comunità locali relative, per stimolare consapevolezza e passione per il patrimonio culturale condiviso, e favorire un nuovo approccio alla fruizione: tutto fondato sulla dilatazione dei tempi di visita – in linea col cosiddetto turismo lento – sull’esercizio della riscoperta della meraviglia e sul piacere dello stupore diffuso”.

“Da Presidente della Regione che più si identifica con la luce, sento di essere orgoglioso – insieme a tutti i pugliesi – per poter sperare nel successo dell’iniziativa, per una galassia di bellezza e di meraviglia, che si dipana lungo un asse territoriale poggiato su capolavori portanti: il Rosone della Cattedrale di Troia (Fg), il Rosone della Cattedrale di Ostuni (Br) e il Rosone della Cattedrale di Otranto (Le), per proiettare un canto corale insieme ad altri 30 rosoni, in funzione delle rispettive peculiarità”.


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