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Il paese più ambientalista d’Italia potrebbe ben presto essere un piccolo borgo di Puglia, Roseto Valfortore.
Questa splendida cittadina, già inserita nei Borghi più belli d’Italia potrebbe presto annoverare un altro importante primato. I mille abitanti del luogo, a partire dal 2018 sono entrati a far parte dei “comuni ricicloni”. Un altro importante tassello è stato raggiunto in questi giorni: Roseto Valfortore ha bandito anche l’utilizzo della plastica. No quindi a bustine in polietilene, alle stoviglie e ai contenitori non biodegradabili in occasione delle feste pubbliche e delle sagre.
La scelta della cittadina è stata comunicata dallo stesso sindaco Lucilla Parisi, che ha sottolineato l’importanza dell’aspetto naturalistico e ambientale in quanto gli stessi potrebbero avviare dei progetti di turismo eco-sostenibile. Grazie a questo provvedimento, inoltre, si permette di salvaguardare il sensazionale paesaggio del luogo, che appunto gli ha permesso di essere annoverato nella prestigiosa lista dei borghi più belli d’Italia.
L’iniziativa dell’amministrazione di Roseto Valfortore si aggrega a quella stabilita dal Ministero dell’Ambiente sul divieto di utilizzare e di vendere tutti gli articoli in plastica per poter diventare uno dei Comuni Plastic Free. Questa scelta, come ha sottolineato il sindaco, è sicuramente la prima iniziativa presa in tutto il territorio circostante e della Capitanata.
I primi effetti del provvedimento inizieranno a vedersi dal prossimo giugno: tutte le sagre si terranno senza l’uso della plastica. Per evitare i prodotti in questo materiale verranno distribuite a tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo della cittadina una borraccia in acciaio inox. Questo piccolo gesto, dopotutto, potrebbe inculcare già dalla tenera età un modus operandi legato al rispetto dell’ambiente e al benessere del territorio circostante.
Roseto Valfortore è un piccolo scrigno adagiato ai piedi del Monte Cornacchia e al confine con la Campania in cui sono presenti numerose aree naturalistiche di alto pregio che derivano dall’importante biodiversità sia della flora che della fauna.
Una delle chicche che caratterizzano il luogo è un vecchio mulino ad acqua del 1800: questo modello è un alto esempio di ingegneria idraulica e della civiltà contadina.
Data: 17 Apr 2019
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