Home » Notizie Puglia » News Lecce »
Superfici ignote, spazi sconfinati, acque cristalline. Sabato 30 luglio la Grotta della Poesia Piccola, a Roca Vecchia, è stata oggetto di una prima campagna di documentazione. Inserita in un un più ampio complesso carsico comprendente altre grotte e diversi cunicoli, lo spazio si configura come una grotta-santuario, un vero e proprio monumento dell’antichità che conserva sulle sue pareti centinaia di migliaia di testimonianze grafiche ed epigrafiche della presenza umana a partire quantomeno dal Neolitico (V millennio a.C.) sino alla tarda Età repubblicana (II sec. a.C.).
Grazie all’intervento dei partner di progetto ed alla collaborazione di consulenti e colleghi che hanno prestato la propria professionalità sono stati acquisiti alcuni dati utili alla realizzazione di contenuti multimediali che saranno poi fruiti dagli utenti finali in realtà virtuale e aumentata tramite una app per smartphones appositamente progettata. La scoperta di testimonianze epigrafiche sulla pareti della grotta risale al 1983, quando il professorr Cosimo Pagliara fu accompagnato al suo interno da alcuni amici; la grotta è stata poi nei decenni successivi oggetto di diversi interventi di documentazione e studio da parte del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento con il supporto soprattutto della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale ha sostenuto alcuni interventi di manutenzione straordinaria delle strutture di cantiere. Nell’ambito del progetto attualmente in esecuzione questo intervento mira a riportare la grotta all’attenzione della comunità scientifica, della popolazione locale come anche dei turisti con un primo concreto prodotto di fruizione indiretta del monumento che merita di tornare ad essere quello che è stato nei millenni passati: il luogo attorno al quale gravitava la comunità ed il centro antico di Roca ed un santuario costiero noto in tutto il Mediterraneo.
Data: 1 Ago 2016
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.