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La Puglia regala una diversità di ameni paesaggi, di terre brulle e ricche di ogni sorta di animali selvatici unici nel loro genere. Salvaguardare queste riserve naturali, chiamate anche aree naturali protette o oasi naturali, è un dovere di ogni visitatore che si immerge in questi luoghi in cui la natura regna sovrana e in cui è in grado quasi di far fermare in un’atmosfera quasi incantata tutto il resto.
Questi posti, caratterizzati da paesaggi eterogenei che possono vantare di essere la casa di particolari specie di flora e fauna, si estendono nel Tacco d’Italia per una grandissima superficie, pari a 245.154,33 ettari.
I boschi rappresentano la maggioranza all’interno delle riserve naturali di Puglia, ricoprendo oltre il 75% delle aree protette regionali, la cui restante parte riguarda invece luoghi marini.
Ogni provincia della regione, da nord a sud, è attraversata da uno o più luoghi in cui la natura incontaminata necessita e merita tutela e protezione. Nell’elenco che segue, infatti, è stata scelta solamente una delle riserve naturali per territorio, ma questo non implica che tutte le aree non necessitino una visita. Conoscere e apprezzare tutto il territorio resta la scelta consigliata, per un’inclusione a 360° nelle meraviglie che la Puglia offre.
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Nella provincia di Foggia, tra le numerose località naturali, spiccano anche quelle del lago di Varano e di Lesina. Istituita nel 1977, la riserva naturale dell’Isola di Varano è un’area che separa il lago omonimo all’Adriatico. In questa zona umida è possibile imbattersi in esemplari di cormorani, svassi maggiori e smerghi minori, tutti uccelli acquatici. Tanti altri sono i volatili presenti in questa striscia di paradiso, che si riposano sulla costa circostante ricoperta da salici piangenti, pini domestici e marittimi ed eucalipti. L’altra delle riserve naturali, quella del lago di Lesina è stata istituita nel 1981 ed è costituita da distese di acque libere e da formazioni tipiche delle lagune salmastre, che fungono da habitat naturali per diverse specie di uccelli come ad esempio il cormorano, la garzetta, il falco di palude e il martin pescatore.
L’unica area naturale della provincia di Barletta-Andria-Trani è quella delle Saline di Margherita di Savoia che, grazie al loro patrimonio immenso e unico in Italia sono entrate a pieno diritto nei luoghi che necessitano salvaguardia nel 1977. La zona umida delle saline, un vero e proprio impianto per la produzione di sale marino proveniente dall’acqua di mare, sono le più grandi di tutta Europa e seconde in tutto il Mondo. La fauna presente è prevalentemente costituita da uccelli, come il chiulotello, la volpoca e il fischione, oltre che da pesci, da volpi e donnole.
Nella provincia di Bari, la Lama Balice costituisce una delle lame più lunghe del territorio grazie ai suoi 37 km di lunghezza. Nata tra Ruvo di Puglia e Corato, la lama termina nel capoluogo pugliese e presenta un’alternanza di roccia bassa e sinuosa e una ripida dalla notevole stratificazione. Il riconoscimento di riserva naturale è avvenuto nel 1980 per merito della natura carsica del luogo, la cui conformazione naturale dona delle cavità naturali in cui l’uomo ha costruito chiese, masserie e casali medievali. Una particolare tutela la necessitano i tratti che presentano una originale e sempreverde macchia mediterranea costituita da querce, coccifere e arbusti.
Nella provincia di Brindisi una delle bellezze da preservare e salvaguardare è la riserva naturale orientata Bosco di Cerano e tutto il suo territorio di circa 1300 ettari. Questo paesaggio presenta un innumerevole numero di specie arboree, in cui è riscontrabile una importante notevole di presenza della macchia mediterranea e leccete. Molto diffuse in questo luogo sono anche le piante di cui c’è una grande varietà di olmo campestre e carpino nero. Questa zona è anche un habitat naturale dal punto di vista zoologico, nel quale è possibile imbattersi in roditori di cui prevalgono la lepre e la talpa o in meravigliosi mammiferi come il tasso, la volpe, la faina e la donnola.
L’oasi protetta dei laghi Alimini si trova su di un’area di circa 1000 ettari distante pochi chilometri a nord di Otranto, ed è costituita da due specchi d’acqua, Alimini Grande ed Alimini Piccolo che rappresentano il cuore dell’area di protezione. Nell’area si trova una vegetazione rigogliosa e ricca di biodiversità, in cui fiorisce la pianta rara orchidea di palude e la castagna d’acqua. Non è raro poter osservare tra gli uccelli che volano liberi sugli specchi d’acqua le cicogne bianche, fenicotteri e gru a cui si aggiungono anche i rapaci come il nibbio, le poiane, le aquile imperiali, il gufo ed il barbagianni.
Nuovissimo negli elenchi di Puglia è la riserva naturale orientata del Litorale Tarantino Orientale, all’interno della quale si inseriscono alcune oasi naturali come i boschi di Cuturi e Rosa Marina insieme alla Foce del Chidro e quelli costituiti dalla Salina dei Monaci, dalle dune di Torre Colimena e la Palude del Conte. Questi luoghi sono costituiti da spiagge caratteristiche grazie alle dune incontaminate. Tanti sono gli esemplari di uccelli che sovrastano la zona: fenicotteri rosa, germani naturali, gru, cigni, picchi, pettirossi, usignoli, gazze, corvi e merli. A questi si aggiungono le tante specie di anfibi come il tritone italico a cui vanno ulteriormente aggiunti le tartarughe di terra e di acqua dolce. Molto numerosi sono anche le specie di uccelli rapaci come il barbagianni, la civetta e il gufo comune, che agiscono di notte, e la poiana, il falco pescatore, l’albanella, il nibbio bruno, il biancone, il falcone pellegrino e il gheppio.
Data: 22 Apr 2021
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