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Monte Sant’Angelo è una cittadina alle pendici del Gargano principalmente conosciuta per il Santuario di San Michele Arcangelo.
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Il successo di questo piccolo e grazioso borgo pugliese, tuttavia, non si deve esclusivamente alla sua matrice religiosa: ciò che colpisce chiunque abbia visitato Monte Sant’Angelo è il suo rione medievale, da tutti conosciuto come ‘junno’, che si conclude, nel punto più alto, con il castello.
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Il suo centro storico, dunque, è uno snodarsi di piccole strade in cui si alternano importanti salite e discese. Il tutto, come visibile anche da lontano, è caratterizzato da una schiera di piccole case bianche, ora abitate dagli anziani del posto e un tempo nate per collocare socialmente anche le persone più umili.
Anche se con il tempo a fianco delle graziose casette sono poi state costruite abitazioni più grandi, ciò che non è mai cambiato è stato l’espansione urbana complessiva: il Rione Junno di Monte Sant’Angelo è tutt’oggi costituito da case a grappoli e schiera con la caratteristica dei tetti a doppio spiovente poi terminati con grondaie realizzate in pietra.
Un’altra caratteristica tipica è data dalla presenza di archetti e logge che fungono da collegamento tra una casa e un’altra. Trattandosi di un quartiere nato in epoca medievale, infine, è ancora possibile apprezzare lunghi sottopassaggi arcuati.
Le case tra loro agglomerate, inoltre, non sono un caso: in epoca antica le abitazioni venivano costruite una accanto all’altra con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra i cittadini. Si pensava, infatti, che attraverso la collaborazione si riuscissero ad esprimere al meglio alcuni valori umani.
Passeggiare tra i vicoletti storici di Monte Sant’Angelo, dunque, permette di immergersi nelle antiche tradizioni locali: durante il periodo invernale, è impossibile non restare affascinati dal profumo di legna che si sprigiona dai camini accesi all’interno delle abitazioni, oltre che dalle numerose botteghe degli artigiani del posto.
Foto: Matteo Nuzziello
Data: 4 Nov 2020
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