Home » Ricette Pugliesi » Dolci e desserts pugliesi »
Indice [ ]
La cucina natalizia pugliese vanta una serie di ricette gustose che spaziano dal salato al dolce, portando sulla tavola e nelle case addobbate a festa tutto il sapore delle tradizioni. Tra i dolci tradizionali pugliesi una menzione d’onore spetta alle cartellate, dette anche carteddàte in dialetto barese.
Le cartellate pugliesi hanno accompagnato intere generazioni sin dalla loro prima comparsa: in tutta la regione (cartellate baresi e cartellate salentine sono le più diffuse), le cartellate con vincotto sono uno dei simboli imprescindibili del Natale, è facile infatti associarle al ricordo delle nonne impegnate a prepararle per ore per poi riempire numerosi vassoi in attesa di servirle a familiari e ospiti. Tra le ricette di dolci tipici pugliesi, quella delle cartellate è sicuramente una delle più apprezzate e riprodotte.
Prima di spiegarti la ricetta delle cartellate pugliesi, vogliamo però soddisfare alcune curiosità: chi ha inventato le cartellate pugliesi? Dove sono nate e perché si chiamano così? Perché le cartellate si aprono in fase di cottura e come si conservano per mantenerne intatta la friabilità?
Contenuto
Le cartellate al vincotto sono dolcetti friabili e croccanti. Si contraddistinguono per la presenza di bollicine sulla superficie dovute alla frittura della sfoglia, che viene accompagnata in fase di cottura dal vino bianco. Sebbene le cartellate siano comunemente indicate come dolci tipici pugliesi, non è raro mangiarne di simili anche in Basilicata (chiamate “crispedde”) e in Calabria (conosciute come “crispelle”) .
La preparazione delle cartellate con vincotto avviene soprattutto in occasione del Natale: legati alla tradizione cristiana, questi dolci dalla tipica forma ad aureola rappresenterebbero non solo le lenzuola di Gesù Bambino, ossia le fasce con cui fu avvolto nella culla, ma anche la corona di spine che cinse il suo capo per la crocifissione.
Le cartellate pugliesi dove sono state inventate? Le teorie in merito sono numerose e tutte antiche.
Una delle ipotesi storiche più accreditate è quella che vede la nascita delle cartellate nell’antico Egitto, dove questa pietanza dolce veniva preparata per deliziare il palato dei faraoni. Una pittura rupestre del VI secolo a. C. rinvenuta nei dintorni di Bari raffigurerebbe un dolce, offerto agli dei come si era soliti fare in quell’epoca, che ricorda le famose cartellate.
Con l’avvento, poi, del Cristianesimo questo tipo di dolci tornò in auge diventando dono per la Madonna. Secondo, infatti, alcune testimonianze, le cartellate venivano cucinate per donarle alla Madonna affinché potesse aiutare la popolazione ad avere buoni raccolti.
Il termine “cartellate” è citato, inoltre, in un testo del 1517 redatto per il banchetto nuziale di Bona Sforza, figlia di Isabella d’Aragona, e in un documento del 1762 scritto dalle suore benedettine di un convento di Bari (a proposito, sei mai stato a Bari vecchia e a Bari nuova?).
Nonostante secondo alcuni eruditi locali la parola “cartellate” derivi dal greco kartallos col significato di “cesto o paniere a forma puntuta”, in realtà non vi è alcun fondamento in queste ipotesi. Più verosimilmente, invece, il nome alluderebbe alla forma arabesca incartocciata che le contraddistingue, motivo per cui si è soliti associare “cartellate” alla tipica propensione della carta di ripiegarsi su se stessa sgualcendosi.
Sebbene durante il periodo natalizio in giro per la Puglia ci siano numerose sagre di paese dedicate a questo dolce tipico ritenuto uno degli emblemi del Natale insieme ad altre prelibatezze locali, le donne pugliesi preferiscono tramandare l’usanza e preparare in famiglia le cartellate seguendo la ricetta tradizionale.
Preparare le cartellate richiede pazienza e mani volenterose: il procedimento, infatti, è piuttosto laborioso, ma questo non vuol dire che tu non possa esserne all’altezza. Ti basta seguire i nostri passaggi per capire come fare le cartellate pugliesi che tanto desideri assaggiare e far assaggiare.
Per quanto ogni famiglia abbia trucchetti diversi per preparale al meglio, la ricetta delle cartellate pugliesi è sostanzialmente la stessa (a meno che non si voglia mangiare le cartellate al forno, ricetta che non implica il passaggio della frittura). Può cambiare anche l’ingrediente usato per insaporirle: c’è chi le tuffa nel vincotto, chi preferisce invece il miele.
A prescindere dal tipo di ricetta seguita, una volta cotte c’è solo una domanda che devi porti: come si conservano le cartellate? Ricordarti di riporle sempre in grandi contenitori custoditi in luoghi chiusi e lontani da fonti di luce.
Scegli altre categorie:
Sono contenta di avere le ricette pugliesi perché sono una Foggiana grazie di ciò che fate per non scordare .la mia amata Puglia.
Ottimi io li adoro
Lo zucchero a velo è nell’elenco degli ingredienti ma non nella ricetta. Significa che è facoltativo usarlo?
Ciao Giuseppina, sulle cartellate va utilizzato o il vincotto o il miele o lo zucchero a velo.
Buonissime sono i dolci della mia infanzia, durante l’anno mi procurerò il vin cotto e sicuramente seguirò questa vostra ricetta
Da chi si puo’ acquistare il vin Cotto d’uva o di fichi? Grazie m
Ciao Anna Maria, puoi trovarlo nei negozi fisici o acquistarlo online.
Nell’impasto è d’obbligo,come da tradizione tramandata, aggiungere cannella in polvere e polvere di chiodi di garofano. Il profumo che sprigionano è invitante e sa di Oriente ed il sapore diventa ancor più delicato .Ottime tanto che qui a Foggia vanno a ruba nelle pasticcerie e nelle famiglie…ancora di più.
hello from NY can you provide a recipe for the vincotto? thank you
hello Diane, here is the recipe: https://www.puglia.com/vincotto-uva-fichi/
But I think it’s not so simple to make it. If you prefer you can buy it online 🙂
Where can I buy I’ll vincotto di vino viva in USA in Florida
Le cartellate sono una bontà unica della mia amata Puglia ❤️
Io sono Pugliese di Corato le cartellate le ho preparate e sono buonissime con vino cotto o con miele e noci tritate