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Casa Sollievo della Sofferenza, 2 milioni dall’AIRC per la Ricerca sul Cancro

“I tre progetti sono stati selezionati per la loro rilevanza al cancro, l'innovatività, la fattibilità e il potenziale impatto positivo sui pazienti.”
Casa Sollievo della Sofferenza, 2 milioni dall’AIRC per la Ricerca sul Cancro

Tre progetti dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo saranno finanziati dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro per i prossimi 5 anni.

Ad ottenere delle sovvenzioni saranno le ricerche vincitrici del bando Grand Investigator, presentate dai biologi Fabrizio Bianchi, Vincenzo Giambra e Valerio Pazienza. La valutazione dei progetti si è svolta con il metodo peer review, cioè sono stati valutati da una commissione internazionale di esperti dello stesso settore del proponente.

Tumore al polmone, la ricerca di Fabrizio Bianchi

Il primo dei tre lavori, quello di Fabrizio Bianchi, ha ottenuto fondi per 860.000 euro e ha lo scopo di comprendere la funzione di alcuni piccoli acidi nucleici chiamati microRna, elementi che nel tumore possono provocare resistenza alla chemioterapia e per favorire la progressione della malattia. Come ha spiegato Bianchi, che dirige il Laboratorio di Cancer Biomakers di Casa Sollievo della Sofferenza, il suo team ha scoperto che alcuni tumori del polmone molto aggressivi hanno quantità alterate dei microRNA, che li rendono più resistenti alla terapia favorendone la progressione metastatica. L’obiettivo principale, dunque, sarà quello di scoprire in che maniera i microRNA rendono più aggressivo il tumore in modo da identificare i meccanismi molecolari alla base della progressione della malattia e di sviluppare terapie sempre più efficaci, riducendo così la mortalità per cancro del polmone.

Ricercatori del Laboratorio Cancer Biomakers

705mila euro per la leucemia linfoblastica acuta

Lo studio di Vincenzo Giambra, ora dirigente del Laboratorio di Ematopatologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, mira ad identificare i processi molecolari e cellulari critici per il mantenimento e lo sviluppo della leucemia linfoblastica acuta a linfociti T (LLA-T). I fondi di 705.000 euro serviranno per approfondire la scoperta, già dimostrata, che le leucemie recidive e/o ricorrenti sono presumibilmente causate dalla presenza di un particolare tipo di cellule, note come cellule staminali leucemiche (CSL), particolarmente resistenti alle terapie standard e con distinte caratteristiche genetiche e fenotipiche rispetto alle altre cellule tumorali.

L’obiettivo è quello di determinare come certe mutazioni genetiche, ricorrenti tra i pazienti con LLA-T, trasformino le cellule staminali/progenitrici umane del sangue in cellule leucemiche di tipo T, capaci di crescere in maniera incontrollata e di sfuggire ai trattamenti chemioterapici convenzionali. Gli studi forniranno quindi le basi sperimentali per nuovi trattamenti terapeutici, più efficienti e meno invasivi, per eliminare le cellule staminali leucemiche.

Ricercatori del Laboratorio di Ematopatologia

Carcinoma del pancreas e flora intestinale

Il biologo Valerio Pazienza del Laboratorio di Ricerca di Gastroenterologia ha invece ottenuto dei fondi per 433.000 euro per caratterizzare il microbiota intestinale, impropriamente conosciuto come flora intestinale, nei pazienti affetti da cancro del pancreas e per formulare nuove combinazioni di probiotici (microorganismi benefici per l’ospite) e prebiotici (nutrienti in grado di stimolare la crescita di microorganismi benefici) in supporto delle terapie anticancro convenzionali.

Il carcinoma del pancreas, con circa 460 mila nuovi casi nel 2018, è tra le neoplasia con prognosi più infauste poiché difficilmente diagnosticabile in fase precoce e perché altamente chemioresistente. Come sostene Pazienza, lo sviluppo di nuove formulazione di probiotici e prebiotici, è finalizzato non solo per ridurre gli effetti collaterali degli attuali schemi terapeutici in pazienti affetti da cancro al pancreas, ma anche a migliorare la risposta ai trattamenti chemioterapici. Attraverso l’utilizzo di modelli di laboratorio si indagheranno, inoltre, i meccanismi attraverso i quali queste miscele di pre/probiotici svolgono la loro azione.

 Ricercatori del Laboratorio di Gastroenterologia e dell’Unità di Biostatistica
 

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