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«Attenzione! Il Multiplex Teatro Fasano cerca uno scultore cui sarà affidata la realizzazione di un busto raffigurante il noto comico Checco Zalone. È possibile sottoporre la propria candidatura inviando una email all’indirizzo info@multiplexteatrofasano.it riportando i propri dati personali, un numero di cellulare su cui essere ricontattati ed eventuale portfolio di presentazione. Aspettiamo le vostre candidature». L’annuncio, riportato a inizio febbraio sul sito ufficiale del cinema Multiplex Teatro Fasano di Taviano dal suo direttore Antonio Mosticchio per omaggiare lo straordinario successo della pellicola “Quo Vado?”, che nel centro salentino aveva gremito le sale per settimane così come avvenuto in gran parte d’Italia, non è andato deserto: e questa è una buona notizia. Meno bello sapere che nessuna delle opere ricevute abbia soddisfatto l’intento dell’annuncio, ossia quello di premiare Zalone per «il suo talento spontaneo, per la capacità di trattare in maniera comica temi delicati e portarli alla gente comune e per essere capace di riaccendere interesse per il cinema, portando diverse migliaia di persone in un paese come Taviano che non è certo una grande città, garantendo un ritorno economico a tutta la comunità».
La ragione delle bocciature? La mancata somiglianza dei 21 bozzetti, tra sculture e disegni, al genio di Capurso. Il materiale ricevuto non ha così soddisfatto i requisiti richiesti dalla commissione incaricata, composta dal regista barese e storico collaboratore di Zalone, Gennaro Nunziante, dal docente di Estetica presso l’Università del Salento, Paolo Pellegrino, ed Antonio Mosticchio, gestore della sala cinematografica locale. Si provvederà così a riaprire i termini del bando e procedere ad una seconda sessione di valutazione. Niente posto fisso, quello tanto agognato nel mondo del lavoro nell’ultima pellicola, per il re del cinema italiano. Almeno per ora.
Data: 21 Apr 2016
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