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Raccolta fondi promossa da studentessa, 91.606 € al “Riuniti”

“L'intero importo verrà utilizzato per importanti innovazioni tecnologiche.”
Raccolta fondi promossa da studentessa, 91.606 € al “Riuniti”

Il Policlinico Riuniti di Foggia, grazie a una raccolta fondi promossa dalla studentessa di Medicina e Chirurgia dell’UniFg Chiara Di Lella, ha ottenuto una donazione di 91.606,00 euro.

L’intera cifra, raccolta proprio con l’obiettivo di contrastare la pandemia da Covid-19, sarà ora utilizzata per importanti innovazioni tecnologiche e per l’applicazione del monitoraggio predittivo con il progetto Smartmews.

L’obiettivo di questa raccolta fondi, come dichiarato da Chiara Di Lella sulla piattaforma GoFoundMe, è stato quello di sottolineare come ‘anche una piccolissima donazione possa fare la differenza’.

Ottenuta la consistente somma, il Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, ha ringraziato, a nome di tutta la Direzione Strategica, Chiara Di Lella e tutti i cittadini che hanno mostrato attenzione e vicinanza al Policlinico Riuniti durante questo periodo di emergenza sanitaria. Proprio per questo motivo, dunque, la Direzione dell’Azienda ha pensato di corrispondere la grande generosità ricevuta utilizzando le donazioni dei cittadini in importanti innovazioni tecnologiche, con un impegno per qualcosa di duraturo e di prospettico in termini di upgrade per lo sviluppo della struttura foggiana.

Smartmews, in cosa consiste il progetto innovativo

Nello specifico, Smartmews è un progetto altamente innovativo per controllare la predittività dell’aggravamento delle condizioni del paziente attraverso l’analisi degli score, oltre che in termini di ottimizzazione delle risorse umane e di riduzione del rischio infettivologico. Il sistema, costituito da singoli moduli paziente interconnessi a un’unica piattaforma Server per l’accentramento e la gestione dei dati acquisiti, nella gestione clinica del paziente con insufficienza respiratoria, potrebbe garantire un monitoraggio costante con segnalazione del deterioramento clinico e dello sviluppo di sepsi, che può avvenire improvvisamente e in tempi molto rapidi.

I dispositivi, inoltre, possono essere collegati a ventilatori meccanici e consentire di individuare più correttamente i pazienti da ricoverare in unità di Terapia Intensiva piuttosto che nei reparti di Pneumologia e nelle unità di Malattie Infettive. Come evidente, dunque, la fruibilità di questi sistemi informatici costituisce un sicuro vantaggio in termini sia di efficacia degli interventi assistenziali che in quelli di efficienza operativa.


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