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Qualità della vita, la Puglia sale in classifica: ma non basta

Qualità della vita, la Puglia sale in classifica: ma non basta

Brindisi è la provincia pugliese nella quale si vive meglio, Foggia quella nella quale si vive meno bene. Nel complesso, la Puglia conquista caselle nella classifica annuale di ItaliaOggi e dell’Università la Sapienza sulle condizioni nelle 110 province italiane, ma resta sempre nella terza parte (su tre) della graduatoria nazionale. Il centro messapico è 74esimo con un indice di 301,87 punti; lo segue Bari, 81esimo, con 276,10. A una distanza di lunghezza c’è la provincia Barletta-Andria-Trani (indice 256,55). Lecce è 89esima, un gradino sotto Roma, con 217,40. La città di Sant’Oronzo precede di una lunghezza Taranto, 90esima con 199,58. Ultima tra le pugliesi è Foggia, a quota 164,66 e in 95esima posizione. Rispetto alla classifica 2015, Brindisi (da 75esima a 74esima), Bari (da 93esima a 81esima), Lecce (da 94esima a 89esima), Taranto (da 92esima a 90esima) e Foggia (da 99esima a 95esima) sono però in crescita: unica provincia in decrescita è appunto la Bat (da 67esima a 82esima).

Cinque province su sei migliorano, in decrescita la Bat

Guardando alla classifica generale, è Mantova la provincia italiana dove si vive meglio. La città lombarda scalza Trento, che era al primo posto senza interruzioni dal 2011 e che ora deve accontentarsi del secondo posto. Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno, terza, in salita dall’ottava posizione. Scivolano, quindi, Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da seconda a ottava). L’ultimo posto è di Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi di discontinuità. Qui, infatti, il tenore di vita è accettabile. E la provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione. Responsabili, quindi, della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero. La precede Siracusa (era al 104 posto). A livello di macro-aree, Nord-est e centro reggono meglio il colpo della crisi, di contro soffre il Nordovest e in particolare il Sud e le Isole, dove si è persa traccia di quel cluster di province individuato qualche anno fa, nel quale il livello era superiore a quello prevalente nelle altre province meridionali.


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