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Ci sono storie che commuovono, indignano ed affascinano allo stesso tempo.
Una di queste è sicuramente la storia nata dalla penna di Ken Kesey, “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il romanzo pubblicato nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. La trasposizione teatrale, realizzata da Dale Wasserman nel 1971, con traduzione di Giovanni Lombardo Radice e adattamento di Maurizio de Giovanni, che in questi anni ha registrato il tutto esaurito nei più prestigiosi teatri italiani, andrà in scena lunedì 26 marzo al Teatro dell’Opera di Lucera.
Prodotto da Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, lo spettacolo porta la firma di Alessandro Gassman e rientra tra gli appuntamenti della rassegna “La PrimaVera Stagione” – a cura di Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio – organizzata dal Comune di Lucera in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con le associazioni culturali Cadmo e Mediterraneo è Cultura.
La storia del romanzo, narrata dalla prospettiva di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – punta i riflettori sulle deplorevoli condizioni di vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Attraverso questo personaggio, che nella versione teatrale diventa Dario Danise, ricoverato nell’Ospedale psichiatrico di Aversa agli inizi degli anni Ottanta, prende piede una battaglia nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto, dannoso e crudele, dando modo ai pazienti di ritrovare finalmente la speranza di essere compresi, di poter assumere il controllo della propria vita, la speranza di essere liberi. Notevole e degno di lode l’allestimento ideato da Gassman, al contempo elegante e contemporaneo, e a dir poco eccezionale il cast di attori sul palcoscenico: Daniele Russo e Elisabetta Valgoi e Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Davide Dolores, Antimo Casertano, Gabriele Granito, Giulia Merelli.