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Il passaggio in zona bianca significa un incremento del fatturato nel sistema della ristorazione pari a circa il 20%, i cui effetti si fanno sentire a cascata sull’intero sistema agroalimentare con ben oltre 100mila chili di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia a causa delle limitazioni.
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È quanto stima la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che con il nuovo cambio di colore salgono a circa 22mila i bar, le pizzerie, i ristoranti e 900 agriturismi situati nelle regioni in zona bianca dove salta il coprifuoco e si allungano le tavolate con un significativo incremento dell’ospitalità e degli incassi, dopo un anno particolarmente difficile. L’anticipo di una settimana della fine del coprifuoco, con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, è un cambiamento importante che – sottolinea la Coldiretti Puglia – consente l’aumento del tempo per le consumazioni al tavolo e in alcuni casi anche la possibilità di più turni.
“Sono 4 milioni i pugliesi che tornano in zona bianca, dove non ci sarà più il coprifuoco e sono anticipate le riaperture delle attività previste tra il 1 giugno e il 1 luglio”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli, tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi.
“Siamo pronti a ripartire anche con le cerimonie per matrimoni, battesimi e comunioni nei nostri agriturismi, che spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.
Le limitazioni causate dal Covid – precisa la Coldiretti Puglia – hanno colpito soprattutto i 900 agriturismi in Puglia perché situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dai centri urbani con una perdita di fatturato stimata in oltre 100 milioni di euro.
Prospettive incoraggianti – continua la Coldiretti regionale – si hanno anche per il turismo straniero grazie all’arrivo del green pass e al netto miglioramento della situazione dei contagi. Una importante inversione di tendenza dopo che la spesa in vacanza per il cibo lo scorso anno per la pandemia Covid – sottolinea la Coldiretti regionale – è scesa del 58%, al minimo da almeno un decennio.
Data: 15 Giu 2021
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