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Regolamento per la caccia al cinghiale: approvato in regione Puglia

Regolamento per la caccia al cinghiale: approvato in regione Puglia

È stato approvato in Puglia il regolamento per la caccia al cinghiale e alla volpe, con una ben precisa descrizione di ogni attività possibile. Il regolamento completo è consultabile sul sito della regione Puglia. La Caccia al cinghiale in forma collettiva può essere esercitata in braccata, in forma collettiva con posizionamento di poste fisse ed utilizzo di ausiliari, ovvero cani, con conduttori armati, all’interno delle zone assegnate. Stando al regolamento le squadre devono essere formate da un minimo di 20 cacciatori, fino ad un massimo di 40, abilitati alla caccia collettiva secondo l’articolo 1 comma 2. Per ogni battuta in braccata il numero minimo di partecipanti è di 12 cacciatori, mentre non vi sono regolamentazioni sul numero di cani da utilizzare. Ogni cacciatore può afferire ad una sola squadra in ambito regionale nel corso della stessa stagione venatoria.

Il regolamento per la caccia definisce ogni singolo aspetto della questione. La partecipazione alla battuta è consentita anche ad altri cacciatori che siano in possesso dei giusti requisiti, sino ad un massimo di 5 ospiti invitati dal caposquadra stesso. Nel momento in cui gli ospiti debbano essere extra-regionali, sarà necessario verificare che siano iscritti ad un ATC regionale o che possiedano il codice per un eventuale accesso in mobilità alla caccia in regione Puglia. È consentita la caccia in girata, che si svolge in forma collettiva mediante il posizionamento di poste fisse ed utilizzando un solo ausiliario abilitato con prove E.N.C.I. con conduttore abilitato ed armato. Il cane limiere dev’essere condotto alla cinghia e non potrà essere sciolto, se non nella parte finale dell’azione di scovo, per garantire una sicurezza in più agli operatori e l’efficacia dell’azione stessa.

Ogni gruppo di girata viene composto da un conduttore di cane limiere, responsabile del gruppo che ha medesimi obblighi e funzioni del caposquadra; da 4 fino a 20 cacciatori abilitati alla caccia collettiva secondo l’articolo 1 comma 2. Inoltre il conduttore ha la responsabilità di nominare due eventuali sostituti. Ogni azione di girata vede la partecipazione di un conduttore di cane in qualità di limiere, con cacciatori da 4 a 10. Alla girata possono prendere parte massimo 3 invitati, identificati dal conduttore che abbia le abilitazioni necessarie. La caccia ai cinghiali in forma collettiva può essere praticata da chi risulti in possesso di attestato da idoneità tecnica. L’idoneità si ritiene acquisita dopo la partecipazione ad appositi corsi di formazione e aggiornamento ed il superamento dell’esame. Il conduttore di cane limiere è abilitato dopo esame e corso inerente. I corsi si possono svolgere direttamente in regione o presso associazioni venatorie, di protezione ambientale, da organizzazioni agricole professionali, presso soggetti privati o pubblici che abbiano specifica esperienza in materia, dopo aver ricevuto l’apposita autorizzazione dalla stessa regione.

Solo cacciatori che possiedono requisiti opportuni possono partecipare alla caccia o essere iscritti in squadre e gruppi, come indicato nel regolamento per la caccia. Ogni squadra sarà individuata con denominazione, numero o codice. Ogni anno è necessario comunicare all’ATC entro il 28 febbraio l’iscrizione della squadra di braccata e del gruppo di girata con i nominativi del responsabile e dei sostituti, mentre l’elenco dei componenti della squadra andrà presentato entro il 31 maggio di ogni anno, l’ATC provvederà inoltre a fissare una quota annuale per ciascuna squadra. Ogni comitato di gestione, in base a quanto stabilito dalle commissioni tecniche, andrà a suddividere i distretti in zone di caccia, ciascuna assegnata poi ad un gruppo di girata o a squadre di battuta o braccata per la stagione venatoria. La stessa ATC comunicherà all’amministrazione regionale quali sono i perimetri delle zone e delle aree assegnate alle squadre di braccata in maniera digitale e se necessario le eventuali modifiche prima dell’inizio della stagione di caccia. Nel momento in cui sia necessario assicurare interventi gestionali per prevenire e ridurre danni all’agricoltura, i gruppi di girata e le squadre potranno ricevere una o più zone di caccia. Il calendario venatorio regionale stabilisce periodo, giornate ed orari della caccia al cinghiale.


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