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Puglia, quote rosa in crescita: 85mila imprese “femminili” censite

Puglia, quote rosa in crescita: 85mila imprese “femminili” censite

L’imprenditoria femminile non si fa schiacciare dalla crisi. Lo dimostrano i dati presentati in una nota diffusa dal presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi commentando i dati contenuti nel Rapporto ImpresaInGenere, realizzato da Unioncamere nel quadro della collaborazione con Ministero Sviluppo Economico, Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità. In Puglia sono più di 85mila le imprese con ai loro vertici una donna, il 22,6 % del totale regionale, che si aggira intorno alle 377mila. In particolare in terra di Bari e Bat al 31 dicembre 2015 sono 31.600: rispetto allo stesso periodo del 2014 sono state 406 in più.

Crescita anche su scala nazionale, 35mila vertici femminili in più dal 2010 ad oggi

Dal rapporto emerge che la crisi non ha fermato le donne poichè si contano complessivamente in Italia 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015. Il loro aumento rappresenta il 65% dell’incremento complessivo dell’intero tessuto imprenditoriale italiano (+53mila imprese) nello stesso periodo. “La Puglia rispecchia il trend nazionale -spiega Ambrosi-e bisogna spezzare una lancia in favore dei comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio che negli anni hanno favorito non solo la nascita di nuove imprese rosa ma anche qualificato l’operato delle stesse, con precise attività formative.

L’identikit- Sono per lo più imprese impegnate nel commercio (9.404 unità) che precedono quelli dei servizi (8.912), dell’agricoltura (7.484), dell’industria (2.508) e delle costruzioni (1.253). L’affermarsi dell’imprenditoria femminile nell’economia barese è testimoniata sia dalla numerosità – pesano oltre un quinto del totale (31.600 su 151.550 pari al 21%) – che dalla dinamicità delle donne che scelgono di dare alla loro azienda una struttura più solida. Sebbene predominino le imprese individuali (70%), sono aumentate le forme societarie (capitali + persone) che hanno raggiunto nel 2015 quota 26%. Le imprenditrici preferiscono essere leader indiscusse all’interno della propria azienda. Se si esaminano, infatti, le variabili “esclusiva”, “forte” o “maggioritaria”, relativamente alle compagini societarie e organizzative delle imprese femminili, si nota che, nell’anno considerato, le imprese composte esclusivamente da donne sono 26.995: l’85% dell’universo “rosa”.”


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