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La Puglia è al primo posto in Italia tra le regioni costiere per qualità delle acque di balneazione risultate “eccellenti”, seguita da Toscana e Sardegna. È quanto emerge dal lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale tra cui l’Arpa Puglia. Una attività che scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE, che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
“La qualità del mare è determinante per la scelta dei turisti e oggi confermiamo di avere in Puglia il mare più pulito di Italia – ha dichiarato il presidente Emiliano. Non sempre è stato così, perché ricorderete che la nostra regione in passato era spesso una maglia grigia e qualche volta anche nera da questo punto di vista. Poco alla volta con lo sforzo corale di tutti, comprese le imprese che hanno adottato misure diverse anche innovative, abbiamo raggiunto questo primato. Qui non stiamo tributando il trionfo di qualcuno in particolare, ma di una intera comunità che ha capito che il mare è la sua risorsa più importante in questo momento e con maggiore possibilità di sviluppo.
Lungo i 1000 km circa di costa pugliese la Regione Puglia ha individuato, ai sensi dell’attuale normativa di riferimento, ben 676 “acque” (tratti) destinate alla balneazione, che corrispondono ad un totale lineare pari a circa 800 km: in particolare sono state individuate n. 254 acque di balneazione in provincia di Foggia, n. 46 in provincia di Bat, n. 78 in provincia di Bari, n. 88 in provincia di Brindisi, n. 139 in provincia di Lecce e n. 71 in provincia di Taranto (gli elenchi di tali acque, distinti per provincia, sono riportati nelle delibere di Giunta regionale dal n. 2465 al n. 2470 del 16 Novembre 2010 e s.m.i.). Arpa Puglia effettua il monitoraggio delle acque di balneazione regionali controllandone la qualità. Durante il periodo stagionale di monitoraggio (tra aprile e maggio di ogni anno), in ogni “punto stazione” sono misurati in campo diversi parametri meteo-marini, mentre in laboratorio sono analizzati i campioni per la determinazione della carica batterica, calcolata rispetto a valori soglia di due parametri microbiologici: “Enterococchi intestinali” ed “Escherichia coli”, indicatori di inquinamento di origine fecale; in relazione ai campioni raccolti, si stima che ogni anno l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente effettui circa 8.500 determinazioni analitiche di laboratorio.
Questo importante risultato porta la Puglia al primo posto in Italia tra le Regioni costiere per qualità delle acque di balneazione, seguita dalla Toscana e dalla Sardegna (entrambe con qualità “eccellente” nel 98,5% dei casi); tale risultato è inoltre corroborato dal più alto numero dei campioni esaminati, rispetto a tutte le altre Regioni, questo a garanzia della rilevanza tecnicoscientifica del piano di monitoraggio messo in campo dall’Agenzia. Inoltre, la serie storica dei dati nel periodo di applicazione della vigente normativa evidenzia come sia progressivamente migliorata la qualità delle acque di balneazione pugliesi, con il numero di tratti costieri in classe “eccellente” che continua a crescere anche nell’ultimo quadriennio (in evidenza nei grafici successivi)”.
Data: 23 Lug 2021
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