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Crescono del 14,4% le vendite dei prodotti agroalimentari con il termine ‘Puglia’ in etichetta, un successo frutto della battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell’origine e della sicurezza alimentare e grazie alla svolta green e salutista dei consumatori con l’emergenza Covid. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dello studio dell’Osservatorio Immagino 2021 condotto da GS1 e Nielsen che parla delle crescita importante e dell’affermazione dell’italianità a cui hanno contribuito i vini IGP, la pasta di semola, le mozzarelle, le ciliegie e le passate di pomodoro che hanno tirato la volata delle vendite proprio perché made in Puglia.
“La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell’agroalimentare ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l’indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto in etichetta e il brand ‘Puglia’ ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all’etichetta e all’acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia”, spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La Puglia si aggiudica uno dei migliori tassi di crescita delle vendite del 2020, con i prodotti più rappresentativi ci sono vino, taralli, mozzarelle e burrate, ceci e pasta di semola – riferisce Coldiretti Puglia – mentre quelli che hanno contribuito di più all’aumento delle vendite sono stati vini, mozzarelle e burrate e una presenza importante nel carrello della spesa dei consumatori i Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
Altro segmento in forte espansione nell’area del lifestyle è quello del “veggie” e ‘free form’, con un aumento dell.11% dei prodotti in vendita – afferma Coldiretti Puglia – e i prodotti biologici, con la spinta salutista determinata dalla lunga emergenza epidemiologica causata dal Covid che ha fatto crescere del 4% i consumi di prodotti biologici acquistati dai consumatori. La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia – sono aumentati nel 2020 i consumi familiari di alimenti biologici.
“Grazie alla ricerca il settore biologico può diventare un formidabile strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento – insiste il presidente Muraglia – di prodotti di alta qualità e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini. È necessario al contempo che tutti i prodotti che entrano nei confini regionali, nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori, perché dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore”.
Data: 25 Giu 2021
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