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La Puglia è stata spesso oggetto di frasi tramandate di generazione in generazione che in poche righe riescono a racchiudere tutte le bellezze della regione definita dalla rivista National Geographic più bella al Mondo.
Le frasi selezionate racchiudono in poche righe la maestosità del Tacco d’Italia, grazie alla bravura degli scrittori, che, ne siamo certi, riusciranno ad emozionare anche voi.
Che si tratti di un complimento al pane di Altamura da parte del poeta romano Orazio, di un ringraziamento a Dio di Federico II di Svevia o di osservazioni di autori contemporanei su alcuni paesaggi visitati poco importa, il risultato resta comunque commovente.
Leggere per credere.
Contenuto
“Il pane di Altamura è il miglior pane del mondo”,
“È evidente che Dio non ha conosciuto l’Apulia e la Capitanata, altrimenti non avrebbe dato al suo popolo la Palestina come Terra Promessa.”
“Non c’è in Europa una regione come la Puglia così facilmente accessibile, quasi a portata di mano, che sia così prodiga di sorprese nel campo dell’architettura e della scultura e che ci dia, a un livello così alto, la piacevole sensazione di esserci allontanati nel tempo e nello spazio.”
“Il Salento è una terra tutta piana, con le capanne dei pastori dette pagliare, a forma di cappello conico, quasi piccolissimi trulli. Le costruzioni coniche orientaleggianti sembrano essere nella Puglia del Sud la forma più naturale dell’architettura. E la pianura su cui sorgono è tutta marina, spazzata dai venti tra mare e mare. I riverberi, i luccichii, i soffi dei due mari sembrano quasi incontrarsi a mezz’aria; così tutto si presenta lucido, come se fosse avvicinato da un effetto ottico, ed insieme ingannevole. Sembra anche d’essere sul mare se si alzano gli occhi, contemplando le nuvole che galoppano velocemente tra l’Adriatico e lo Ionio. Il Salento è una terra di miraggi, ventosa; è fantastico, pieno di dolcezza; resta nel mio ricordo più come un viaggio immaginario che come un viaggio vero.”
“La Puglia è un meraviglioso, austero paese arcaico. L’unico dove si assiste ancora allo spettacolo incontaminato, e per interminabili distese, di una flora anteriore alla calata degli indoeuropei: solo ulivi e viti, viti e ulivi, le piante che nel nome, tenacemente conservato e trasmesso, rivelano ancora di essere state trovate sul posto dagli invasori ariani … In realtà il severo paesaggio della Puglia è in queste distese di mastodontici ulivi, in questi tappeti a non finire di viti basse, che si tengon ritte da sé. E non c’è minor fascino, per chi lo sa sentire, in tale elementarietà di paesaggio, che nei menhir, nei dolmen, nei trulli.
E tu, concordi con loro?
Data: 15 Dic 2018
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