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Sarà possibile avvalersi della protonterapia per la cura dei tumori all’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II della città metropolitana di Bari. Questo tipo di adroterapia, è una radioterapia che si avvale di adroni, un vero e proprio fascio di protoni per irradiare il tessuto biologico malato per il trattamento dei tumori.
L’Istituto Oncologico diventerà un vero e proprio punto di riferimento per la regione Puglia, così come stabilito dal provvedimento della Giunta Regionale per questo trattamento, non alternativo alla radioterapia ma utile per pazienti con tumori inoperabili.
È stata la Regione ad annunciare il sì dopo la Delibera di Giunta che va ad individuare la struttura di Bari, dopo aver preso atto della relazione Aress, come un punto di riferimento su tutta la regione per poter effettuare la protonterapia. Il trattamento è ideale per pazienti con neoplasie difficili da raggiungere o circondate da organi o tessuti delicati.
Sono già state introdotte nei Lea, livelli essenziali di assistenza della Regione, alcune forme di protonterapia. Tra le forme introdotte c’è l’Adroterapia, una radioterapia avanzata che anziché i raggi x, i fotoni, usa ioni carbonio e protoni che vengono emessi da un acceleratore di particelle. L’Aress Puglia ha stimato che ci sono circa 1300 soggetti all’anno che si potrebbero avvalere di questi strumenti. Sarà l’Irccs Oncologico di Bari, in collaborazione con Aress, che elaborerà entro fine settembre prossimo, uno studio di fattibilità tecnico-economica per confermare che si può utilizzare il sistema e per definire le risorse economiche che saranno necessarie, il secondo passo prevede la ricerca delle coperture finanziarie.
Data: 21 Mar 2018
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