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Ad ogni cultura corrispondono anche prodotti tipici che imbandiscono tavole e tavolate nelle più svariate occasioni. Una “massima” mai tanto vera come in Italia, paese con una tradizione culinaria che cambia di territorio in territorio, sino ad arrivare alla nostra Regione, la Puglia. È lei la patria italiana del buon cibo, che con una storia marinara ben radicata anche nell’entroterra, offre facilmente al consumatore la possibilità di assaporare, in un piatto, tutto il sapore del mare.
Sono i prodotti di mare la punta di diamante dell’offerta gastronomica pugliese che, spaziando dall’olio al pane (celebre quello di Altamura), fa dei prodotti ittici quelli più amati dalla maggior parte dei pugliesi. Ma quali sono davvero i cinque prodotti di mare più amati di sempre?
Abbiamo provato a stilare una classifica, eccola.
A pari merito, ricci e cozze nere sono i frutti di mare più gustati dai pugliesi. Presenti in ogni stagione sulle tavole, sono tra i frutti più saporiti che il mare possa offrire. Ottimi da degustare al momento della pesca, sotto il sole caldo delle coste pugliesi, sono tradizionalmente mangiati crudi, accompagnati da un po’ di pane che aiuta a non coprirne il sapore, anzi lo esalta.
Entrambi però diventano il condimento perfetto per un primo piatto memorabile che fa del frutto l’ingrediente principe della cucina, soprattutto nel periodo estivo. I ricci, dal sapore delicato, accompagnano perfettamente un piatto di spaghetti o linguine rendendolo prelibato, come pochi. Le cozze nere, invece, dal sapore più intenso e deciso sono perfette anche per un antipasto come l’impepata di cozze o per l’intramontabile riso patate e cozze.
Non può mancare nella nostra classifica uno dei simboli della Puglia, il polpo. La sua consistenza e la sua versatilità in cucina, lo rendono adatto ad ogni ricetta. Alla griglia o fritto, marinato, alla tranese, il polpo resta una tentazione irresistibile per la gola di ogni pugliese. Antipasto perfetto di una giornata estiva in riva al mare, il polpo diventa con il tempo anche ingrediente per sperimentazioni più gourmet che fondono il suo autentico sapore con condimenti agrumati.
Una tradizione si cela dietro il suo pescaggio. Adescato dai sub più esperti, il polpo, una volta fuori dal mare si agita sino a perdere i sensi dopo essere stato ben colpito sugli scogli dal suo pescatore.
Si tratta di molluschi marini accomunati da una fisionomia molto simile, che spesso viene accostata anche a quella dei totani. In realtà differiscono per alcuni aspetti, di cui il più evidente è il corpo della seppia, largo e tozzo, rispetto a quello del calamaro che invece si presenta stretto e affusolato.
La seppia si presta ad ottimi primi, il più comune è il ragù di seppie ripiene, dal sapore ricco e autentico, tipica ricetta domenicale nella cultura pugliese. Non bisogna però sottovalutare il nero di seppia, contenuto nella sua sacca, un sapore più delicato che lega benissimo con un piatto di linguine.
Versatile anche l’utilizzo del calamaro, imprescindibile in una frittura di mare che si rispetti, che completa tanto la prelibatezza del classico spaghetto allo scoglio quanto si adatta ad essere un secondo perfetto, accompagnato da pochi condimenti.
Un pesce di scoglio pieno di sapore, economicamente alla portata di tutti, la triglia è una ricchissima fonte di omega 3 e minerali, toccasana per un benessere psicofisico. Al cartoccio o fritta la triglia si lascia mangiare grazie alla sua leggerezza.
L’utilizzo più comune la vede fritta. Il risultato è garantito, purché si scelgano triglie freschissime nel mercato rionale cittadino, per un secondo o, perché no, un piatto unico che soddisfi la vostra voglia di mare in tavola.
Data: 7 Ago 2018
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