Home » Puglia Blog »
Tra i tantissimi riti che rendono la Settimana Santa pugliese particolarmente speciale, ne è presente uno di particolare suggestione che si verifica ogni venerdì prima della Pasqua a Barletta.
Scopri di più su: Riti pasquali in Puglia, alcuni dei più caratteristici e tradizionali
La Processione, che si svolge ogni anno nel giorno in cui i cristiani commemorano la passione e la crocifissione di Gesù Cristo, è una ricorrenza molto sentita da tutta la cittadinanza barlettana. Fedeli e non, infatti, si riversano nelle strade della città della Disfida per assistere a un evento ricco di fede e perché no, anche di tradizione.
Contenuto
Ma qual è la storia di questo importante rito? La nascita di questa Processione, ha delle origini assai remote, risalenti al 1656.
In quell’anno anche Barletta era stremata dalla peste dilagata in città. Per cercare di porre fine allo strazio presente in ogni angolo, fu deciso di pronunciare un voto direttamente al Benefattore e alla sua divina misericordia, con l’obiettivo specifico di far tornare la situazione alla normalità. Per chiedere la sua intercessione, dunque, fu ripetuta la Processione avvenuta, per lo stesso motivo, nel 1504.
Tra la notte del Giovedì e Venerdì Santo, nel momento in cui l’epidemia aveva raggiunto il punto più mortale mai toccato, dopo l’uscita della Processione, si poté assistere ad una inspiegabile retrocessione della peste che, a partire da quel momento in poi, iniziò a diventare pian piano un lontano ricordo. Pare, infatti, che mentre il corteo transitava nei pressi dell’attuale via Romania, su Barletta si abbatté un’abbondante nevicata, che pose fine all’epidemia dilagante.
Da quel 20 aprile del 1656, dunque, ogni anno, la città ha ripetuto il rito notturno per ringraziare l’intercessione divina, che decise di ascoltare le richieste dei barlettani. Dopo poco più di 100 anni, nel 1769, la Processione fu spostata, per volere di Ferdinando IV, al venerdì pomeriggio.
Il Voto, mantenuto di anni e anni, vide un concreto rischio di non essere rispettato nel 1799, quando i francesi rubarono l’urna d’argento realizzata nel 1656. Onde evitare che la promessa fatta anni prima venisse meno, fu subito realizzata una nuova urna, tutt’oggi utilizzata.
Durante la Processione del Venerdì Santo, quindi, il corteo ha quattro diaconi che, a piedi scalzi, portano l’urna per le vie della città, per un evento che merita di essere vissuto da chiunque non solo per la sua valenza religiosa ma quanto per quella storica.
Questo momento, così sentito, non sarà interrotto neanche a causa dell’emergenza coronavirus: questa notte a sua eccellenza l’arcivescovo, Monsignor Leonardo D’Ascenzo e al Sindaco Cosimo Cannito, con l’arciprete del Capitolo, d’intesa con il Prefetto Maurizio Valiante e con i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, sarà consentito rinnovare il Voto della Città di Barletta ma in maniera molto contenuta, se pure solenne, e senza la partecipazione del popolo.
Data: 9 Apr 2020
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.