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Si chiudono i termini per presentare la domanda di utilizzo e sfruttamento del molo polisettoriale del porto di Taranto. Quattro le società che hanno avanzato richiesta; sarà presto avviata, da parte dell’Authority, la valutazione di base comparativa e l’istruttoria sul o sulle vincitrici.
Il molo polisettoriale è una delle infrastrutture chiave legate al porto di Taranto, tra i più sviluppati d’Italia: può vantare un totale di 1200 nuovi metri quadri inaugurati dopo il 2016, aggiunti a quelli già disponibili fino agli anni precedenti. Il molo era ad uso esclusivo dalla compagnia Evergreen; il nuovo progetto di sfruttamento è legato ad un’iniziativa di ripresa economica di tutta l’area dedicata ad innescare nuovi traffici e lavori.
La pubblicazione dell’avviso è avvenuta a gennaio, trasmesso alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, al Comune di Taranto ed alla Capitaneria di Porto. Le quattro domande di concessione hanno avuto come oggetto l’occupazione e l’uso, totale o parziale, del compendio molo polisettoriale per le finalità di sviluppo dei traffici commerciali e della logistica.
Le prime domande pubblicate dall’Autorità portuale sono state avanzate da Southgate Europe Terminal e South Marine Gate, due società formate in maggioranza da operatori locali. La prima ha chiesto la concessione di 600 metri di banchina e 50.773 metri quadrati di area retrostante per la movimentazione di merce containerizzata; la seconda, invece, richiede 800 metri di banchina e 447.853 metri quadrati di area retrostante per attività di logistica ed import ed export di merci. A loro si aggiunge la Taras Terminal srl, costituita dalla collaborazione tra Peyrani Trasporti spa e Servizi Portuali Taranto srl, che ha chiesto la concessione demaniale marittima per 30 anni di 300 metri lineari di banchina e 92.399 metri quadrati di area con l’utilizzo di un manufatto di circa 4.472 metri quadrati da adibire a magazzino.
L’ultima domanda per il porto di Taranto è giunta dalla Interterminal srl in qualità di mandataria tra Interminal srl ed Ecologica spa. La loro domanda è relativa a circa 400 metri lineari di banchina, più ulteriori 800 metri, mentre per il retro banchina chiedono 340mila metri quadrati.
Sul porto di Taranto ha gravato la crisi delle attività industriali, siderurgiche e petrolifere che ha colpito la città. Il bando si colloca in un’ottica di rilancio dello sviluppo dell’area, con circa 500 addetti da ricollocare che giungono da un lungo periodo di cassa integrazione e attualmente in attesa di rioccupazione.
Data: 14 Mar 2018
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