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Porto di Otranto pronto per ospitare 400 imbarcazioni

“L'investimento, privato, è di 50 milioni di euro.”
Porto di Otranto pronto per ospitare 400 imbarcazioni

Oggi è una giornata di festa perché, dopo 14 anni di lotta contro burocrazie di ogni genere, firmiamo la concessione demaniale marittima che dà il via a un investimento strategico che accresce e qualifica l’offerta turistica della Puglia”.

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, sottoscrivendo gli atti che avviano la realizzazione e la gestione del porto turistico di Otranto, insieme a Giovanni Bruno e Gianluca Piredda, commissari straordinari della Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA che investirà 50 milioni di euro per un progetto che si completerà in tre anni.

“La Puglia – ha aggiunto Piemontese – si dota, così, di un’infrastruttura in grado di ospitare fino a 400 imbarcazioni stanziali da diporto, sia a vela che a motore, con lunghezza fino a 40 metri, più una serie di posti per natanti in transito soprattutto per il periodo estivo, alcuni anche per maxi yacht con lunghezza superiore ai 25 metri; Otranto valorizza gli spazi pubblici e panoramici lungo il mare, attraverso una struttura pensata per ‘cucirsi’ con il porto interno esistente, nel rispetto dei valori paesaggistici che caratterizzano una città simbolo, la più a est della penisola italiana, protesa nel Mediterraneo”.

Salto di qualità per Otranto

“Per Otranto significa un salto di qualità importantissimo di cui possiamo facilmente ipotizzare le ricadute economiche e occupazionali perché abbiamo sperimentato sul campo ciò che è riuscito a scatenare, da questo punto di vista, il porto interno che specializzeremo nel diporto sociale”, ha osservato il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, parlando di “traguardo storico raggiunto grazie a una conduzione impeccabile, da parte della Regione Puglia, di una conferenza di servizi molto complessa sul piano procedimentale”.

Il progetto del porto di Otranto è molto bello”, ha voluto sottolineare Piredda, riferendosi all’attenzione riservata alle opere e al contesto urbano e portuale esistente, con particolare riferimento al verde, alla qualità dei materiali costruttivi e agli ingombri verticali delle strutture.


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