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Una grande rivoluzione attende il porto di Bari, dopo diversi anni di ritardo il capoluogo pugliese tornerà ad investire sulla stazione marittima sul molo di San Vito. Gli ingressi saranno canalizzati, sul modello dei caselli autostradali e sorgerà un nuovo padiglione da 700 metri quadrati per consentire una più rapida operatività delle attività di imbarco e sbarco dei traghetti.
Il traffico nell’area è infatti in importante crescita dato che è stato verificato dall’inizio del 2017 sino ad agosto con la registrazione di un aumento del 10%. La maggior parte dei passeggeri erano diretti in Albania, altri verso la Grecia e in minima parte verso Croazia e Montenegro. Le compagnie hanno messo in evidenza negli scorsi giorni i ritardi nelle procedure di sbarco persone e merci, in alcuni casi infatti si sono registrate fino a 4 ore di sosta in porto.
Il nuovo progetto per il porto di Bari, per il quale si impiegheranno 1,2 milioni di euro, è stato illustrato durante una conferenza svoltasi nella sede barese del sistema dell’Adriatico Meridionale alla quale hanno partecipato Capitaneria di Porto, Dogane, Guardia di Finanza e Polizia di Frontiera. Lo sviluppo delle innovazioni illustrate sarò suddiviso in più fasi. Nel corso della prima si costruiranno dei varchi da ultimare entro il mese di aprile del 2018, per ottimizzare le procedure di controllo dei passeggeri.
Si installeranno quattro corsie normali ed una di emergenza. Nella seconda fase dell’operazione si prevede di realizzare entro la prossima estate l’ampliamento della stazione marittima con un padiglione da 700 metri quadrati dove espletare le procedure di controllo sbarco e imbarco. Spostamenti funzionali smisteranno in altre aree spazi di attesa, servizi ed uffici per Dogana, Finanza e Polizia di Frontiera. Il progetto nell’insieme punta a dimezzare i tempi delle procedure per consentire un flusso più scorrevole dei passeggeri.
Data: 12 Ott 2017
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