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Il Servizio Immunotrasfusionale (SIMT) del Vito Fazzi di Lecce sta continuando con la donazione di plasma mediante plasmaferesi dei pazienti guariti dal Covid-19.
La terapia, come noto, utilizza il prelievo del plasma delle persone guarite dal coronavirus per somministrarlo poi a coloro con l’infezione in atto. Questa tecnica è utilizzata, dunque, come mezzo per trasferire gli anticorpi anti-SARS-Cov-2 sviluppati dai pazienti guariti.
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La donazione, che rientra nel progetto sperimentale avviato dalla Regione Puglia e finalizzata a valutare l’efficacia e la sicurezza della immunoterapia passiva, consiste nella raccolta del plasma nei pazienti guariti dall’infezione Covid-19, coordinato anche dell’Unità Operativa di Medicina trasfusionale del Policlinico di Bari.
Fino a questo momento, è comunicato in una nota stampa dell’Asl Lecce, su un totale di 57 pazienti guariti contattati, 50 hanno acconsentito. Di questi, però, 17 sono stati esclusi dopo un consulto telefonico su base anamnestica e 30 sono giunti al Servizio Immunotrasfusionale del “Vito Fazzi” per il prelievo. Tra questi 9 sono risultati idonei, e per loro il plasma è già stato raccolto, e 21 sono stati esclusi per titolo Ab Anti SARS-COV-2 inferiore a quello richiesto.
Il SIMT è in attesa dell’esito della titolazione anticorpale per due donatori mentre tre potenziali donatori verranno valutati il 27 ottobre ed eventualmente sottoposti a prelievo per la titolazione degli Ab Neutralizzanti. Sono tre i pazienti trattati con plasma iperimmune al Vito Fazzi di Lecce: per uno il plasma è stato reperito da un’altra struttura, due sono stati trattati con plasma raccolto presso il SIMT del Vito Fazzi.
Data: 30 Ott 2020
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