Ricetta: Piselli a cecamariti
Primi piatti pugliesi

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Piselli a Cecamariti: curiosa specialità salentina

Piselli a cecamariti

Indice [ ]

  1. Presentazione della ricetta
  2. Caratteristiche della ricetta
  3. Ingredienti della ricetta
  4. Spiegazione della ricetta
  5. Commenti
  6. Altre ricette tipiche
presentazione ricetta

Presentazione

Il nome di questo piatto ha un significato particolare nella tradizione popolare salentina: “a Cecamariti” vuol dire cucinare qualcosa con cui “accecare” qualcuno (ad esempio i mariti della casalinghe) per la bontà di questa specialità.

L’origine di questo piatto, ricchissimo di carboidrati e calorie, è molto antica: in passato era il pasto consumato dai contadini per la prima colazione prima di recarsi a lavoro nei campi.

Oggi portare in tavola un piatto di Piselli a Cecamariti è un gesto d’amore nei confronti della tradizione e della cultura contadina autentica, sia per gli ingredienti direttamente legati alla terra che per la saggezza di questa pietanza: sfrutta la filosofia del recupero degli “avanzi” della cucina (il pane raffermo e i piselli cotti in pignatta il giorno prima) di cui si esaltano i sapori con gli ingredienti della natura.

Curiosità: pare che si chiamino “a Cecamariti” perché in realtà le donne casalinghe, occupate in “altre faccende”, con questo piatto risolvevano all’ultimo momento il problema del pranzo, “imbrogliando” i mariti “accecati” dalla bontà della pietanza servita e lontani da ogni sospetto o accusa nei confronti delle mogli.

In Salento il nome dialettale del piatto è Pisieddhri cu li muersi o Muersi e pisieddhi e si tratta di piselli secchi cotti (possibilmente in una pignatta di terracotta) con l’aggiunta di ortaggi, verdure lesse e tocchetti di pane raffermo fritti.

Piselli a cecamariti
Porzioni
4 persone
Difficoltà
facile
Costo
basso
Calorie (per porz.)
496 calorie
Grassi (per porz.)
15 grammi
Preparazione
20 minuti
Cottura
1 ora
Tempo totale
1 ora e 20 minuti
ingredienti ricetta

Ingredienti per la ricetta

  • 300 gr di piselli secchi
  • 400 gr di cime di rape
  • ortaggi vari (sedano, cipollotto, prezzemolo, pomodorini
  • residui di frise sbriciolate o tocchetti di pane casereccio raffermo
  • peperoncino
  • olio extravergine d’oliva
  • sale q.b.
preparazione ricetta

Preparazione Piselli a cecamariti


Mettere a bagno i piselli per circa dieci ore; il giorno dopo cuocerli coperti di sola acqua in una pentola normale o meglio se in una pignatta di terracotta, aggiungere gli ortaggi in piccole quantità per insaporire bene il tutto, versare dell’olio extravergine d’oliva, salare e lasciar cuocere fino a quando non avranno raggiunto la consistenza di una purea.

Intanto lessare le cime di rape in abbondante acqua salata, scolare e tenere da parte a raffreddare.

A parte friggere in olio extravergine d’oliva e peperoncino i cubetti di pane di grano duro salentino sin quando avranno raggiunto una consistenza croccantissima; il pane cotto in questo modo viene chiamato “morzi” ovvero “pezzetti”.

Disporre i cubetti di pane fritto sul fondo del piatto, versare sopra la purea di piselli, aggiungere le cime di rape lessate, condire con un filo d’olio crudo e servire.


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