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La percoca di Loconia, delizioso e succoso frutto pugliese, è (finalmente) stato inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
La notizia è stata resa pubblica sulla Gazzetta Ufficiale da parte del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole nel cui elenco dei prodotti tradizionali compare proprio la prelibatezza di Canosa.
La lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali tra i quali ora è presente anche la percoca di Loconia è stabilita in base a diversi fattori. I prodotti vengono definiti tali quando, oltre ad essere caratteristici di un particolare territorio, hanno pian piano ottenuto un riscontro ben maggiore sul mercato rispetto alla zona di appartenenza.
Il fatto che un prodotto sia PAT assicura al consumatore, oltre che garanzie in termini di tipicità del prodotto, anche delle specifiche sulla produzione e sulla lavorazione delle metodiche tradizionali del prodotto.
La soddisfazione per questo risultato è stata espressa dall’assessore all’Agricoltura Francesco Lops, il quale ha sottolineato che questo riconoscimento, oltre alla tutela del territorio, mira a salvaguardare anche la storia, le tradizioni, il patrimonio culturale e gli antichi sapori che sono legati, in questo caso, alla percoca di Loconia.
Ma qual è la storia della percoca di Loconia? Questo frutto è nato agli inizi degli anni Settanta e ha preso pian piano posto tra gli uliveti e i vigneti del territorio circostante Canosa, con delle maggiori coltivazioni nella Loconia.
Dopo essere stato particolarmente apprezzato in tutta la Puglia, questo prodotto è stato poi esportato anche nel nord Italia. Dopo l’iniziale scetticismo, il gusto autentico della percoca è stato riconosciuto e apprezzato anche nel settentrione.
Conosciuta anche come baby gold, la percoca di Loconia non è altro che un incrocio tra la pesca e l’albicocca e si distingue da queste due, oltre che per gusto, anche durante la cottura: la percoca è conosciuta per mantenere la sua polpa compatta.
Data: 20 Apr 2019
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