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Sarà il Teatro Domenico Modugno di Aradeo, il 19 gennaio, a far da sfondo allo spettacolo Perché non canti più, una serata-concerto ideato da Pino Strabioli in cui la cantante Syria s’immerge nella Roma autentica, portando in scena e interpretando i brani di Gabriella Ferri, una delle più influenti rappresentanti della musica popolare italiana.
Sotto la direzione musicale di Davide Ferrario e Massimo Germini con la supervisione di Seva, figlio dell’indimenticata cantante, Syria appare sola sulla scena, insieme ad una valigia rossa, con cui racconterà e canterà le storie e le canzoni più belle di Gabriella. Ne verrà fuori un profilo inedito, tracciato grazie alle parole e ai racconti di chi la Ferri l’ha conosciuta nella sua parte più vera e nascosta. Lui è Pino Strabioli, regista teatrale, attore e conduttore televisivo, che ha avuto cura di scoprire e raccogliere appunti, scarabocchi, lettere e pensieri, ricevendo in dono quella valigia rossa dal marito e dal figlio di Gabriella.
Da lì, l’incontro con Syria, che darà voce a quelle parole, trasformandole in musica e lasciandosi trasportare da quei pezzetti di Roma che sapranno dove portarla, lasciarla cantare e raccontare.
Non era solo la cantante più amata dalla Capitale, perché la sua voce ha in un certo senso segnato la storia della musica italiana. Il dolore e il successo hanno marcato la sua carriera e la sua vita, finita troppo presto, precipitando giù da una finestra di Corchiano, in provincia di Viterbo, in circostanze mai del tutto chiarite. Tra i brani che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, si ricordano Barcarolo romano, Sinnò me moro, Grazie alla vita, oltre all’indimenticabile La società dei magnaccioni, interpretata insieme a Luisa De Santis, figlia del regista Giuseppe, con cui diede vita al duo canoro “Luisa e Gabriella”, omaggiando repertorio tradizionale della canzone romanesca. Complessivamente, si contano ben 15 gli album pubblicati dalla Ferri, che hanno attraversato anche la tradizione latinoamericana e quella napoletana.