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Apprezzata da grandi e piccini, la patata resta sempre un prodotto gustoso e di facile preparazione. Tra le tante varietà di questo tubero, tuttavia, è presente un tipo, rigorosamente made in Puglia e insignito del prestigioso marchio DOP.
La patata novella di Galatina, infatti, può vantare questo importante riconoscimento dal 2014, ma già da 10 è inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali pugliesi.
Ciò che contraddistingue il tubero ottenuto dalla varietà Sieglinde e che viene coltivato, oltre che a Galatina, anche a Racale, Alliste, Taviano, Melissano, Ugento, Matino e Presicce-Acquarica, è la sua buccia tendente al giallo o al bruno rossastro, e la sua pasta, anch’essa giallognola.
Il Salento pare essere stato designato come territorio particolarmente indicato per la produzione della patata DOP anche per merito dei terreni. I tuberi, infatti, non essendo ostacolati nel loro ciclo colturale e per mezzo della natura sabbiosa delle terre che li ospitano, esprimono a pieno le loro potenzialità di sviluppo, non prima di aver raggiunto dei volumi considerevoli.
A quanto pare, la geniale intuizione di dedicarsi alla coltivazione della patata novella di Galatina appartiene al secondo dopoguerra, così come confermato dal nome della coltura, che fa riferimento al comune salentino. Sembra, infatti, che la produzione anche nei comuni limitrofi sia avvenuta in un secondo momento e che, con il trascorrere degli anni, si sia diffusa dalla costa adriatica a quella ionica.
La coltivazione della patata di Galatina, per essere resa al meglio delle sue potenzialità, necessita di una corretta preparazione che prevede una rotazione biennale e un’assenza totale delle solanacee.
Il terreno, inoltre, viene lavorato e preparato in profondità, nel periodo che va dal primo agosto al 30 settembre. La semina, invece, inizia negli ultimi giorni di novembre e prosegue fino a fine febbraio attraverso dei tuberi che vengono piantati per intero o tagliati. La raccolta, invece, inizia nei primi dieci giorni di marzo e continua fino al 30 giugno e avviene con degli attrezzi meccanici che non sono messi in contatto con il tubero, rendendo così il prodotto conservato senza influenze esterne di alcun genere.
A questo punto, dunque, dopo una conservazione in luoghi freschi e asciutti, la patata novella di Galatina è pronta per essere cucinata secondo le più disparate ricette: che venga fritta, lessa o preparata a fette, morso dopo morso, si potrà gustare un prodotto tipico e genuino di Puglia dal sapore ineguagliabile.
Data: 12 Gen 2020
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