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L’Ofanto è uno dei più importanti corsi d’acqua del Mezzogiorno; con i suoi 170 Km bagna ben 3 regioni e 11 comuni pugliesi per poi sfociare nel territorio di Barletta. Il suo ricco patrimonio naturale e culturale è tutelato dal Parco naturale regionale del Fiume Ofanto.
Il fiume Ofanto ha rivestito sin dall’antichità un ruolo importante sul territorio, lungo il suo percorso si sono succeduti grandi eventi e si sono sviluppate città protagoniste della storia antica. Chiamato Aufidus, il fiume di Puglia è stato citato e cantato da autorevoli voci: Polibio lo cita descrivendo gli eventi della Battaglia di Canne, Orazio lo celebra nelle Odi e viene anche citato da Publio Virgilio Marone nella famosa Eneide.
Il fiume Ofanto è stato spettatore della più grande battaglia della seconda guerra punica, le sue sponde sono state il campo di scontro della Battaglia di Canne.
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Lungo il suo corso in territorio di Canosa di Puglia sulla via Traiana, si trova il ponte Romano che permetteva il superamento del fiume collegando Canosa alla Daunia.
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Il fiume Ofanto nasce in Campania nel comune di Torella dei Lombardi in provincia di Avellino, attraversa parte della Basilicata nell’area del monte Vulture per poi scorrere in Puglia. Viene solitamente diviso in Alto Ofanto e Basso Ofanto, il primo con un andamento torrentizio con forti correnti ed il secondo che scorre nell’area pugliese con andamento di fiume di pianura con sponde larghe e con poca corrente.
Nel tratto alto del fiume, la vegetazione è composta da boschi dove sono presenti querce, frassini, pioppi e salici. Nel tratto basso, complice la mano dell’uomo, si sono perse le zone boschive e la vegetazione è strettamente ripariale, sono presenti pioppi, salici ed olmi oltre a fitti canneti ed a vegetazione tipicamente palustre. Nei pressi della foce, grazie all’alta salinità ed alla stagnazione delle acque si sono insediate steppe salate mediterranee considerate ad alta priorità conservativa.
Numerose le specie di uccelli che nidificano lungo l’alveo del fiume: la gazza, il cardellino, la folaga, la gallinella d’acqua. Tra gli uccelli di passaggio durante le migrazioni è possibile osservare la beccaccia di mare, il cormorano, l’airone cenerino e quello rosso, il cavaliere d’Italia, il martin pescatore ed il piro piro; tra i rapaci il falco grillaio ed il gheppio. La fauna ittica presente nell’Ofanto è composta da carpe, carassi, trote fario, pescigatto, carpe ed anguille. Tra i mammiferi, un avvistamento molto importante è stato quello della lontra, tornata da pochi anni a popolare l’area del fiume Ofanto.
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Una tabella riepilogativa dei principali luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico.
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