Home » Notizie Puglia » News BAT »
Torna fruibile il Parco dell’Alta Murgia per le attività sportive, dopo lo stop giunto con il regolamento approvato nello scorso aprile dal vecchio direttore. In questi giorni è stato sottoscritto il dietrofront da quella decisione, che ha stabilito come nei circa 68mila ettari di area protetta nelle Murge si possano organizzare eventi sportivi di ogni genere, come gare di corsa o competizioni di mountain bike, così come avveniva di consueto nella zona prima del divieto dello scorso 2017.
Il nuovo direttore del Parco dell’Alta Murgia, Domenico Nicoletti, ha riportato alla luce solo i divieti previsti da sempre nel parco, ovvero quelli che erano sospesi in quanto in attesa della definitiva approvazione del Ministero dell’Ambiente. Con la determina dello scorso aprile purtroppo erano state vietate manifestazioni sportive e al tempo stesso anche quelle ludico ricreative, oltre che tutte le attività di tipo sportivo, folcloristico, di tipo propagandistico, culturale, promozionale e di simile tipologia nelle aree A. Era così stata resa impossibile l’organizzazione della maratona della Foresta Mercadante.
Ciò che era stato approvato lo scorso anno risultava contraddittorio infatti in quanto ci si impegnava da un lato per una piena fruizione del parco ma dall’altro si limitavano o vietavano tutte quelle attività che concorrevano a tale fruizione. Erano state presentate interrogazioni che chiedevano una rimodulazione delle regole apparentemente paradossali. La determina, applicata alla lettera infatti, non faceva altro che allontanare turisti ed escursionisti dall’area. Ad oggi la questione sembra risolta, con il Parco dell’Alta Murgia che tornerà ad essere teatro di bellissime competizioni sportive, nella coesione dei valori di sport, benessere e ricchezza ambientale.
Un luogo ricco di fascino che si estende dalla costa dell’Adriatico sino ai rilievi Lucani, custodendo al suo interno l’ultimo esempio di steppa mediterranea presente su tutta la nazione italiana. Al suo interno rocce calcaree, tufi, argille, con un altopiano ricco di funghi, lampascioni, asparagi, cardoncelli. Nascoste dal verde, si trovano costruzioni in pietra a secco che nel periodo della transumanza venivano adoperate come ricovero per gli animali. Insomma un insieme di bellezze territoriali e al tempo stesso storiche, che sarebbe un peccato non poter godere.
Data: 18 Feb 2018
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.