La Puglia è costellata di tantissime piccole località sparse sul suo territorio ed è spesso in questi luoghi che si conserva l’essenza autentica della regione. Oggi vogliamo guidarvi in un viaggio alla scoperta del comune di Panni, detto Pànne in dialetto locale, con pochissimi abitanti, circa 800, sito nella provincia di Foggia in Puglia.
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La città situata sulla cima del monte Sario a 800 metri sul livello del mare, sul Subappennino Dauno, deve il suo nome al dio Pan, il dio del tutto. Alcune leggende locali infatti narrano che il dio solesse passare le sue giornate in questo paesino, immerso nella natura.
Il toponimo si riferisce infatti per tradizione popolare al dio Pan che compare anche nel vessillo del paese. Altri sostengono provenga dalla divinità sannitica dei raccolti, denominata Panda, Patana pistia, imparentata con Cerere. Altri hanno supposto la derivazione dall’antroponimo germanico Pando o dall’aggettivo latino pandus, ovvero curvo, riferito ad alcuni elementi del paesaggio.
Il territorio è compreso tra la valle del torrente Avella e quella del torrente Iazzano, affluenti di destra del fiume Cervaro che delimita a nord il territorio comunale, separandolo da quello di Montaguto. Al confine meridionale invece ci sono dei rilievi montuosi che fanno capo al monte Crispignano.
La posizione in collina assicura un fresco clima anche nel corso dell’estate, proprio per questo sono moltissimi coloro che dalla Capitanata si recano in questo comune per assaporare la frescura anche nelle stagioni più calde. Alcuni versi recitano infatti “Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura, su nell’altopiano Pan si gode la frescura”.
La valle del Cervaro si caratterizzava come un passaggio obbligato sin dall’epoca preistorica, per giungere fra l’Adriatico ed il Tirreno. La gola tra Bovino e Savignano Irpino ne costituiva un punto critico, facilmente controllabile per controllare gli eventuali invasori. Già nel 109 d. C pare che Traiano abbia promosso la costruzione, seguendo un antico tracciato, della via consolare Traiana che collegava Benevento e Brindisi.
Non mancano, sulle pareti esterne della chiesa madre Maria Ss. Dell’Assunta tracce di affreschi e graffiti, databili dall’epoca romana tardo-repubblicana a quella paleocristiana come testimoniano delle recenti scoperte. Tracce di insediamenti templari, decorazioni romaniche ed altre testimonianze raccontano di un passato antichissimo ed al tempo stesso misterioso. Una terra in cui ad oggi si coltiva ancora la musica, un luogo definito dell’antica “Zampogna di Pan”.
Data: 15 Mag 2018
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